21
Nov
L’alimentazione e lo stress si influenzano a vicenda. Questo vale sia in positivo che in negativo: se ci sentiamo a disagio e sfoghiamo l’ansia mangiando poco, troppo oppure male, non facciamo che peggiorare la situazione. Allo stesso modo, abituarsi a mangiare in maniera sana aiuta sia il corpo che la mente.
Quando siamo tesi non cambia solo il nostro stato d’animo, ma anche i nostri comportamenti, compresi quelli alimentari. Mangiamo di più, oppure ci passa la fame, o ancora mangiamo le solite quantità, ma non abbiamo voglia di cucinare e ci accontentiamo di quello che capita.
Con tutti i pensieri che ci girano per la testa, l’alimentazione sembra l’ultimo dei problemi. Invece, è importante fare attenzione a cosa, quanto e come mangiamo. Il cibo può farci sentire meglio, è vero, ma l’illusione che possa risolvere i nostri problemi dura poco e non farci caso può essere dannoso per la salute.
Spesso, quando siamo stressati, non sentiamo la necessità di mangiare. Avvertiamo nausea, dolore di stomaco o semplicemente inappetenza. A volte, al contrario, tendiamo a mangiare più del necessario e non abbiamo né tempo né voglia di preparare pasti sani e bilanciati. Tuttavia, se non sempre possiamo controllare le cause del nostro stress, possiamo invece decidere di prenderci cura del nostro corpo scegliendo cosa mangiare.
L’ideale è preferire alimenti leggeri e nutrienti. La Bresaola della Valtellina IGP, per esempio, è consigliata proprio perché altamente digeribile e ricca di sostanze fondamentali per ritrovare le energie di cui abbiamo bisogno nei periodi in cui abbiamo meno appetito.
Una buona idea nei periodi di forte stress è quella di prenderci il tempo di osservare come mangiamo. Se ci accorgiamo che il cibo è diventato una valvola di sfogo per le preoccupazioni, dovremmo cercare di dedicare molta più attenzione all’alimentazione e trovare modi più efficaci per liberarci dai pensieri negativi, come lo sport o la meditazione.