21
Nov
Se avete deciso di smettere di mangiare cibo spazzatura, sappiate che potreste andare incontro a una sorta di crisi d’astinenza, almeno durante le prime settimane. Perché chi cambia dieta avverte questo tipo di sintomi e come è possibile evitarlo? Lo spiega un recente studio dell’Università del Michigan.
In alcuni casi, sembra proprio di sì. Sappiamo che consumare cibo con scarso valore nutrizionale ad elevato contenuto di zuccheri, come merendine, snack e alimenti preparati nei fast-food può provocare disturbi come obesità, diabete e malattie cardiovascolari. Inoltre, moltissime ricerche hanno evidenziato come il cibo spazzatura alteri l’attività cerebrale allo stesso modo delle sostanze stupefacenti.
Diversamente dalle indagini precedenti, quella della dott.ssa Schulte dell’Università del Michigan non ha avuto degli animali come soggetti sperimentali, ma ha considerato gli effetti dell’astinenza da junk food in un campione di esseri umani, per misurarne i sintomi fisici e psicologici.
Lo studio ha confermato che consumare regolarmente alimenti industriali di scarsa qualità crea nell’organismo un’assuefazione simile a quella da tabacco, alcol e droghe.
Decidere di intraprendere una dieta più sana, dunque, può risultare estremamente difficile, in quanto smettere di assumere questo tipo di cibo significa spesso dover affrontare attacchi d’ansia, mal di testa, irritabilità, stanchezza e depressione.
Per non rischiare di cedere alla tentazione di tornare sui propri passi, è consigliabile abbandonare snack e alimenti poco salutari in maniera graduale e sostituirli con cibo sano, ma anche soddisfacente per il palato.
Esistono, infatti, alimenti dalle elevate proprietà nutrizionali che sono al contempo particolarmente gustosi. La Bresaola della Valtellina IGP, per esempio, è consigliata a chi decide di seguire una dieta ipocalorica per via del suo contenuto moderato di grassi saturi e colesterolo, nonché per la sua ricchezza di proteine e amminoacidi essenziali.