Tra le conseguenze della diffusione del coronavirus e dei conseguenti provvedimenti per limitare il contagio c’è l’obbligo di trascorrere la giornata in casa per la maggior parte degli italiani. Una categoria in particolare è costretta a rimanere tra le mura domestiche da mattina a sera: i bambini. Anche le più recenti concessioni, come quella di poter uscire per brevi passeggiate intorno all’abitazione in compagnia di uno dei genitori, non risolvono il problema della limitata libertà dei più piccoli, che per loro natura hanno un forte bisogno di movimento, attività e organizzazione del tempo.
L’alimentazione dei bambini in quarantena
In questo contesto l’alimentazione può venire in aiuto di mamma e papà per gestire al meglio le giornate dei propri figli. Abituiamoci anche in quarantena a scandire i vari momenti del giorno con il cibo, cercando il più possibile di mantenere orari fissi per i vari pasti a cominciare dalla prima mattina: iniziamo la giornata con una colazione nutriente, dolce o salata a seconda dei gusti (scopri qui perché mangiare prosciutto a colazione fa bene), quindi fissiamo un appuntamento con lo spuntino di metà mattina (senza esagerare col cibo, né col caffè per chi lavora in smart working) per evitare di arrivare troppo affamati al pranzo. A proposito di pranzo: anche se abbiamo preso gusto a cucinare in quarantena per ingannare il tempo, cerchiamo il più possibile di mantenere le abitudini alimentari tipiche delle nostre settimane pre-virus, senza troppe abbuffate a tavola, con le giuste dosi e con la corretta alternanza di cibi e tipologie di alimenti per garantire al nostro organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno quotidianamente.
Prima di cena, a metà pomeriggio, non dimentichiamoci di fare merenda. La merenda è uno dei momenti più attesi e preferiti dai bambini di ogni età, perché consente di spezzare la routine del pomeriggio e di interrompere momentaneamente i compiti o il gioco. Dal punto di vista alimentare, inoltre, aiuta a non accumulare la fame e a non sfogarla poi a cena. Se poi è fatta correttamente, previene i disturbi alimentari nei bambini e, anzi, contribuisce a educare i figli a un rapporto corretto con il cibo.
Le regole per una merenda sana e corretta
- Fare merenda tutti i giorni: aiutiamo i nostri figli a trasformare la merenda in un’abitudine quotidiana, possibilmente iniziandola sempre allo stesso orario e dandoci delle tempistiche anche per concluderla (una merenda che dura un’ora è come un secondo pranzo).
- Adeguare la merenda all’età e al fabbisogno energetico: ogni età necessita del giusto apporto nutrizionale, per dare carburante all’organismo e poter svolgere attività che richiedono energie fisiche e mentali. Bambini e ragazzi di conseguenza hanno esigenze alimentari differenti, che vanno soddisfatte con cibi e porzioni diversi. L’apporto calorico della merenda per bambini di 4-6 anni dev’essere di circa 150 Kcal, salendo a 200 Kcal per la fascia 7-11 anni e arrivando a 260 Kcal per gli adolescenti.
- Non esagerare col cibo: stiamo attenti a non trasformare la merenda in un pasto. Lo spuntino del pomeriggio deve essere sufficientemente saziante ma, appunto, deve restare uno spuntino: evitiamo di dare troppo cibo ai bambini durante la merenda, anche se loro inevitabilmente ne chiederanno ancora.
- Mangiare sempre la frutta: fragole, arance, banane, mele, pere, kiwi, frutta secca e chi più ne ha più ne metta, la frutta fresca di stagione fa bene all’organismo dei bambini come degli adulti, sempre senza esagerare visto il contenuto zuccherino. Se è vero che una mela al giorno leva il medico di torno, il momento giusto per mangiarla è a merenda.
- Meno merendine, più cibo fatto in casa: se mamma e papà approfittano della quarantena per sperimentare in cucina (qui trovi le nostre ricette con i salumi), i bambini possono ridurre il consumo di merendine e snack confezionati, alimenti poco salutari, privilegiando invece torte, dolci, marmellate, pane preparati direttamente in casa. Sempre senza esagerare, ovvio.
- Alternare dolce e salato, con i salumi: è bene evitare una merenda esclusivamente dolce, inserendo invece nello spuntino pomeridiano almeno un alimento salato. Accanto a yogurt, gelato, frutta, biscotti, cioccolato eccetera mettiamo i salumi: un buon panino al prosciutto cotto o al salame, alcune fette di Bresaola della Valtellina o dei grissini avvolti nel soffice Prosciutto Crudo sono ottime soluzioni salate per la merenda, magari accompagnate anche da una porzione di verdura, che aiutano a ridurre la quantità di zuccheri e grassi fornita all’organismo e a rendere più completo (oltre che piacevole) lo spuntino più amato dai bambini.
Cibo e salumi non presentano infatti nessun rischio legato al coronavirus e si possono consumare senza alcun timore: scopri di più qui.