Negli ultimi anni siamo bombardati da notizie provenienti dal mondo Bio che invitano a ridurre il consumo di carne rossa a favore di verdura di stagione, legumi e frutta fresca. Peccato che, come risultato da importanti ricerche universitarie in questo campo, i salumi sono un’ottima alternativa alla carne e, se assunti nella giusta quantità, contribuiscono al bilanciamento dei nutrienti necessari per il benessere dell’uomo.

La buona notizia proveniente dal mondo dei salumi italiani

È scontato sottolineare che i salumi occupano un importante posto nella tradizione culinaria italiana e si presentano diversamente a seconda della regione di provenienza.

Dimentichiamo però facilmente che anche i salumi sono alimenti che contengono una dose consistente di vitamine, in particolare del gruppo B, e di sali minerali. Proprio per questo motivo, essi devono entrare a far parte della nostra alimentazione senza particolari paure, tant’è che sono sempre stati presenti nella piramide alimentare umana.

Non è corretto quindi eliminare completamente i salumi dalla dieta: bisogna solo fare attenzione a non abbondare nella quantità.

I salumi consigliati per una corretta alimentazione

Tra tutti, ci sono in particolare alcuni salumi preferibili ad altri per una dieta corretta e completa.

Il Prosciutto Crudo, per esempio, è un salume prestigioso ed è poco grasso. Le sue caratteristiche ne consentono un consumo leggermente superiore ad altri definiti invece più grassi. Il Prosciutto Cotto è “il salume dei bambini” perché si tratta di un alimento leggero e facilmente digeribile, ideale per l’alimentazione dei più piccoli. La Bresaola della Valtellina IGP, tipica della provincia di Sondrio, è un salume ricavato da carne bovina e vanta un elevato valore energetico e nutritivo. Con le sue pochissime calorie e il buon contenuto proteico, oltre ad essere buonissima la Bresaola fa molto bene alla salute!

In conclusione, è giusto sapere che i salumi fanno bene. Diffidiamo da chi promuove una dieta priva di carne e salumi: ricordiamo infatti che determinati cibi non possono sostituirne completamente degli altri (i legumi per esempio non potranno mai sostituire appieno la carne come fonte animale di proteine, proprio perché, appunto, si forniscono all’organismo proteine di origine vegetale).