21
Nov
La carne fa male? Ancora una volta, lo spauracchio dei rischi per la salute legati al consumo di carne è stato agitato nei confronti dell’opinione pubblica da parte di presunti esperti o ricercatori, ma ancora una volta è stato prontamente smentito dall’intervento diretto del Ministero degli Esteri e dalla rivista Lancet.
Ma andiamo con ordine e ricostruiamo la vicenda.
Questa volta è toccato alla Commissione EAT-Lancet il compito di tentare di condannare il consumo di carne e latte, pubblicando dei dossier sugli impatti ambientali del cibo, sull’obesità e sui cambiamenti climatici che chiamano in causa anche il tema dell’alimentazione. In particolare, lo studio individuava un elevato rischio di mortalità legato al consumo di carne, paragonandolo addirittura a quello del tabacco, e formulava una dieta universale per la salvaguardia del pianeta che prevede solo 7 grammi di carne per persona al giorno, quantitativo invece ritenuto insufficiente per le necessità dell’organismo.
La risposta a questo atto di accusa è arrivata a stretto giro da parte della Rappresentanza Permanente del Ministero degli Esteri italiano presso le Organizzazioni Internazionali ONU a Ginevra, attraverso una presa di posizione sulla possibile presenza dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) all’evento di presentazione del report della commissione EAT-Lancet: secondo il comunicato del Ministero, l’OMS non dovrebbe essere coinvolta nell’iniziativa perché il regime alimentare “universale” suggerito da questi ricercatori risulterebbe fortemente deficitario sul piano nutrizionale, potenzialmente dannoso per la salute sul lungo periodo e persino controproducente dal punto di vista economico.
Ci ha poi pensato la stessa rivista The Lancet a inizio aprile a smentire le conclusioni della commissione sui pericoli derivanti dal mangiare carne, attraverso un articolo sui rischi legati alla dieta e DALY (ovvero gli anni persi per colpa di una malattia, in termini di disabilità o morte prematura). Secondo l’articolo la cattiva
alimentazione è una delle principali cause di mortalità dovuta a malattie non trasmissibili ed è associata a varie malattie croniche: addirittura sarebbero ben 11 milioni i morti per cattiva alimentazione in tutto il mondo.
Ma cosa si intende per cattiva alimentazione? Principalmente l’eccessivo consumo di sale, che è responsabile di oltre 5 milioni di decessi ogni anno e dei 2/3 di DALY: mangiare cibi troppo salati è quindi un’abitudine alimentare ad alto rischio, seguita dallo scarso consumo di cereali integrali, frutta, semi, verdura e noci, tutti alimenti che fanno bene all’organismo. E il consumo eccessivo di carne trasformata e carne rossa? Incide meno dell’1% sulla mortalità, mentre vengono confermati gli apporti benefici di latte e latticini. In definitiva, quella secondo cui mangiare carne fa male alla salute va classificata per l’ennesima volta come una fake news.