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Nov
Brillat-Savarin aveva proprio ragione: siamo quello che mangiamo. Non solo perché i nostri gusti a tavola dicono tanto di noi, ma anche perché il cibo è in grado di influenzare il nostro umore, più di quanto crediamo.
È questione di chimica: le sostanze nutritive contenute negli alimenti hanno un effetto sulla fisiologia del nostro organismo. Se ci sentiamo stanchi, apatici, depressi o facciamo fatica a dormire, quindi, cominciamo a fare caso a ciò che mangiamo, perché cambiare dieta potrebbe risollevarci l'umore.
La reazione del nostro sistema nervoso all'assunzione di determinati alimenti coinvolge la produzione di sostanze che entrano in gioco nella regolazione dell'umore e delle emozioni, eccitando alcuni neuroni ed inibendone altri.
La serotonina, per esempio, svolge funzioni fondamentali, dalla regolazione del sonno a quella dell'empatia e del tono dell'umore. Essa viene sintetizzata a partire dall'amminoacido triptofano, presente in alimenti come i legumi, la carne, il pesce, i latticini e le uova.
Un'altra sostanza importante per l'umore è la dopamina, un neurotrasmettitore che agisce anche su attenzione, memoria e apprendimento. Essa viene sintetizzata a partire da amminoacidi come la tirosina e la fenilalanina, che possiamo assumere, per esempio, mangiando soia, mandorle, ceci e carne di maiale.
La Bresaola della Valtellina è povera di grassi e ricca di proteine ad alto valore biologico, ma anche di triptofano, vitamine del gruppo B e sali minerali come zinco, ferro e selenio.
L'ideale è abbinare la Bresaola ad altri "alimenti del buonumore", come i cereali integrali, ricchi di vitamine e sostanze utili a combattere gli stati depressivi, ma anche i legumi e le verdure a foglia verde. Con la bella stagione, possiamo preparare dei pasti freschi e vitamici, come il carpaccio di Bresaola con i finocchi o con gli agrumi, ricchi di vitamina C.
Attenzione invece agli alimenti che, al contrario, possono compromettere il buonumore. Il "cibo spazzatura" e gli snack industriali, per esempio, contengono troppi zuccheri e pochissime sostanze nutrienti . Anche il caffè, per quanto stimolante, può essere dannoso, perché se assunto in grandi quantità può abbassare i livelli di serotonina nel sangue.
Una buona notizia per i golosi: il cioccolato, specie se fondente, è un vero e proprio elisir della felicità. Il cacao, infatti, contiene sostanze che, oltre a migliorare la concentrazione, inducono una sensazione di benessere tramite la sintesi di serotonina.