03
Feb
Andiamo alla scoperta dei laghi di Porcile, tre graziosi laghetti alpini che si affacciano sui pianori della Val Lunga, una delle vallate che caratterizza il paesaggio della Val Tartano.
Lasciamo la SS 38 e imbocchiamo sulla sinistra (per chi proviene da Sondrio) la tortuosa strada che dopo 12 tornanti porta a Campo Tartano prima e Tartano poi. Qui seguiamo le indicazioni in direzione Val Lunga, lungo una strada prima asfaltata e poi sterrata, fino al parcheggio in località Arale a quota 1490 metri, dove è situato il rifugio Beniamino.
Imbocchiamo il sentiero 112 lasciandoci sulla destra un ponte sul fiume Tartano e iniziamo una salita che, tra brevi strappi e ascese più dolci ci conduce ad un ponticello in cemento: grazie ad esso attraversiamo il torrente che scende dalla Val Dordona e proseguiamo. Un fitto bosco di larici si dirada tornante dopo tornante fino a proiettarci nella conca erbosa delle Baite di Porcile (1803 m.): anche qui si produce il famigerato bitto. Ma prima di avere l’acquolina in bocca, e dopo aver oltrepassato il torrente della Val Lunga, lasciamo la strada che porta alle baite e deviamo a destra fino ad arrivare alla Baita del Zapel del Lares. Qui siamo ad un bivio: noi scartiamo l’opzione Passo di Tartano e optiamo per il sentiero a sinistra, che come promette il suo nome – “Sentèr di Làch” ci conduce, dopo aver fiancheggiato e attraversato un torrente, ai tre laghi disposti in fila.
Dapprima incontriamo il Lach Pinii (Lago Piccolo, quota 1986 m.), poco più sopra il maestoso – soprattutto in autunno – Lach Grant (Lago Grande, quota 2030 m.) con un’ampia piana circostante e infine il Lach De Sura (Lago Di Sopra, quota 2095 m.), il più alto dei tre, che si protende verso il Passo di Porcile situato a 2290 metri.
Se nel frattempo vi è venuta fame avete i vostri buoni motivi: vi consigliamo di fermarvi sulle rive del Lago Grande e di dare fondo alle vostre provviste. Per il picnic in questa valle non possiamo che consigliarvi due ingredienti che riecheggiano nel nome e nella storia di questi luoghi: un panino imbottito con il prelibato bitto prodotto negli alpeggi delle vallate circostanti, alcune foglie di misticanza a piacere e il Fioccotto “Alta Qualità” firmato Menatti, il prosciutto cotto proveniente da materie prime selezionate. Un concerto di sapori davvero squisito, da assaporare nella superba cornice delle Alpi Orobie.