03
Feb
Se amate le passeggiate in montagna, l’itinerario che vi proponiamo questa settimana vi ruberà il cuore. La Sforzellina è un luogo di grande rilevanza naturalistica e storica. Fu studiato dal famoso esploratore e geologo Ardito Desio, le cui foto dell’area vengono ancora utilizzate per evidenziare gli effetti del cambiamento climatico sul ghiacciaio che, purtroppo, si sta inesorabilmente ritirando di anno in anno.
Ci dirigiamo verso Bormio e abbandoniamo la SS38 per spostarci sulla destra e imboccare la ex statale 300 del Gavia. Ci lasciamo alle spalle la deviazione per Bormio 3000 e usciamo dal paese. Arrivati a Santa Caterina Valfurva, proseguiamo fino al ponte dell’Alpe e quindi al rifugio Berni del Gavia, appena prima del Passo.
A questo punto, possiamo cominciare il tragitto a piedi camminando lungo una stradina sterrata che ci porta fino al torrente. Lungo la strada troveremo dei pannelli informativi che ci permetteranno di scoprire di più sullo stato di salute dei ghiacciai e sul percorso naturalistico didattico inaugurato nel 2010.
Attraversiamo un ponte di legno sul torrente Gavia e proseguiamo il cammino fino al bivio che ci porta verso destra, al Bivacco Battaglione Monte Ortles. Dopo qualche tornante, raggiungiamo l’antica struttura del rifugio Gavia. Anche questo luogo è importante dal punto di vista storico: proprio qui, durante la prima guerra mondiale, alloggiarono le truppe italiane impegnate nei combattimenti contro l’esercito austro-ungarico.
Seguiamo il segnavia numero 42 fino alla cima della Sforzellina. Continuando a salire verso il Corno dei Tre Signori, lungo la sezione del sentiero chiamata “Nel regno dei ghiacci”, arriviamo finalmente al ghiacciaio, la meta del nostro viaggio.
Il panino imbottito di oggi sarà il compagno perfetto per questa avventura alpina e vi farà ritrovare le energie una volta arrivati a destinazione. Tagliamo una ciabattina a metà e farciamola con alcune fette di Coppa Menatti, salume profumato con una miscela unica di sale, pepe ed erbe aromatiche. Aggiungiamo quindi una cucchiaiata di maionese condita con della giardiniera e il gioco è fatto: il pranzo al sacco è pronto da gustare!