03
Feb
L’itinerario turistico in Valtellina che proponiamo oggi ci riporta indietro di quasi 500 anni: percorreremo infatti l’antica via Priula, la strada che la Repubblica di Venezia decise di edificare per aprire una nuova via commerciale verso il canton Grigioni suo alleato, senza dover attraversare i territori del Ducato di Milano. Era il 1592 e, in breve tempo e con sforzi notevoli per l’epoca, fu realizzata una strada che collegava Bergamo a Morbegno attraverso il passo che proprio in onore della Serenissima fu chiamato San Marco (quota 1991 metri). Oggi questa via è stata riportata all’antico splendore e costituisce un percorso ideale per una gita in montagna in bassa Valtellina: tranquilli, non arriveremo fino Bergamo ma partiremo da Morbegno per raggiungere Albaredo.
Difficoltà: Escursionisti
Dislivello: 500 m
Durata: 2 h
Lasciata l’auto a Morbegno, raggiungiamo il settecentesco palazzo Malacrida. Alla sua sinistra imbocchiamo la via San Marco – il nome dovrebbe a questo punto suggerirci che siamo sulla buona strada – che i morbegnesi chiamavano “strada de la ca’” in riferimento alla Ca’ San Marco, il rifugio edificato in prossimità del passo alpino a quota 1991 metri e che ancora oggi, ristrutturato, conserva la medesima funzione.
La strada si presenta come una mulattiera lastricata di ciottoli arrotondati, con una pendenza all’inizio piuttosto ripida e due alti muraglioni su entrambi i lati. I cartelli che indicano la “Via Priula” ci guidano lungo l’ascesa. Dopo poco tempo incontriamo la strada provinciale asfaltata che sale verso Albaredo e, subito dopo, giungiamo al tempietto votivo dedicato agli Alpini caduti nella campagna di Russia: approfittiamo dell’ombra per ristorarci e contemplare in silenzio il sacrificio di questi uomini nella Seconda Guerra Mondiale.
Ripartiamo da quota 360 metri e saliamo lungo la mulattiera fino a incontrare nuovamente la strada asfaltata in prossimità del bivio per Bema. Teniamo come riferimento le indicazioni della Via Priula, discostandoci a un certo punto dai segnali gialli del trofeo Vanoni, fin qui coincidenti, che invece deviano in direzione Belìn.
Dopo un paio di tornanti incontriamo due pascoli aperti con alcune baite, il secondo dei quali proprio sopra la confluenza del ramo del fiume Bitto che scende da Albaredo e quello che invece proviene dalla Valgerola. Non impieghiamo molto a raggiungere una cappelletta votiva il cui nome, “Gesöö de Mezzavia”, ci incoraggia sul fatto di trovarci a metà del nostro percorso. Due tornanti consecutivi portano all’incrocio un’altra via, la “strada di balabèn”, che diverge dalla Via Priula: ignoriamola e continuiamo a salire, così come più avanti ignoriamo la traccia che si dirige ad Arzo.
La Via Priula sbocca sulla strada provinciale appena prima della chiesa di Valle, frazione di Morbegno, e si sovrappone alla pista asfaltata per qualche centinaia di metri, fino a dopo Campoerbolo. Riprendiamo poi una pista separata e, superate, alcune baite, siamo in vista delle prime case di Albaredo: risaliamo verso la piazza principale, San Marco (poteva forse chiamarsi altrimenti?) e godiamoci lo spettacolo delle vette delle Valli del Bitto, il passo San Marco in lontananza e la confluenza dell’Adda nel lago di Como dalla parte opposta.
Per rifocillarci dopo la faticosa ascesa vi proponiamo un panino farcito con il delizioso Prosciutto Crudo Fiocco Cerreto Menatti proveniente direttamente dal Prosciuttificio Cerreto di Felino, in provincia di Parma, che offre un ambiente ideale per la stagionatura e conferisce al prodotto finale il suo tipico gusto delicato e naturale. Accompagnatelo nella vostra baguette croccante con ricotta, mezza pera tagliata a listarelle sottili e spruzzata di qualche goccia di limone con un pizzico finale di pepe: scoprirete che gli opposti si attraggono meravigliosamente. Buon appetito!