03
Feb
Ci troviamo in Albosaggia, un piccolo paese vicino a Sondrio e da qui inizia la nostra avventura. La prima tappa è Campelli, ad un’altezza di 1296 m che raggiungiamo in macchina percorrendo una strada di montagna con andamento a tornanti per circa 25 minuti.
Lungo il tragitto l’ambiente regala da subito grandi emozioni perché ci troviamo nel Parco delle Orobie Valtellinesi e, specialmente in determinati periodi dell’anno, è molto alta la probabilità di incontrare e ammirare la bellezza e la libertà di animali selvatici come lepri, scoiattoli, cervi e caprioli.
Una volta arrivati, ci prepariamo per entrare nel vivo di una bellissima escursione in montagna, insieme a noi un’ottima compagna: la natura.
Durata: 3 h
Dislivello: 1060 m
Difficoltà: E
Giunti nei pressi di una chiesetta lasciamo la macchina e dai Campelli di Sotto ci dirigiamo ai Campelli di Sopra, ad una quota di 1440 m, fino a incrociare l’inizio di una lunga pista che dirige verso l’Alpe Meriggio.
Seguendo l’itinerario saliamo verso l’Alpe, raggiungendo i 2000 m immersi in un folto bosco di maestosi larici. Una volta giunti ad un visibile cartello che indica il divieto di caccia, la strada continua tra il versante montuoso a sud e un piccolo dosso a nord. Qui cominciamo a scendere leggermente in direzione sud-ovest.
La discesa ci porta nell’ampio catino dell’alpe Meriggio e proseguendo in un tratto di continui saliscendi arriviamo ad una vasca di cemento utilizzata per la raccolta dell’acqua. Sulla sinistra si sviluppa un sentiero secondario, che porta ad una baita che indica “Alpe Tromba”. Alle spalle della casa parte un sentiero che tende a sinistra e attraversa una macchia di alberi, per sbucare poi nei prati sotto la sella ad est del Pizzo Meriggio: la raggiungiamo abbastanza facilmente. Poco sotto, osservando sul versante opposto, compare la baita Meriggio e fino a qui il percorso è bellissimo da percorrere sia a piedi che in mountain-bike.
La nostra giornata non è ancora terminata, perché dopo una pausa pranzo ricaricante procediamo con una nuova salita, questa volta per forza a piedi, che punta alla grande croce in vetta al Pizzo Meriggio.
Prepariamo il gustoso panino da assaporare sulle cime del Parco delle Orobie dividendo il pane di Segale ammorbidito da qualche goccia di olio extravergine di oliva. Stendiamo poi le profumate fette di Prosciutto Crudo Fiocchetto Valtellina a piacere e prima di chiudere il panino aggiungiamo qualche foglia di rucola fresca dell’orto.