La Val Belviso, ampia e maestosa, offre moltissimi itinerari per gli amanti della flora e della fauna alpina: passeggiando sui suoi sentieri, se siete fortunati, potrete avvistare cervi, camosci e caprioli. 

Per affrontare questa escursione, piuttosto impegnativa, ci daremo la carica con un delizioso toast con la Pancetta Menatti. Farete più fatica a percorrere il sentiero o a resistere alla tentazione di gustarvi il panino prima di arrivare a destinazione? 

Tempo: 8 ore 
Dislivello: 1580 m 
Difficoltà: EE 

Partendo da Sondrio, raggiungiamo Tresenda e ci spostiamo dalla statale 38 sulla strada che porta verso l’Aprica. Prima di arrivarci, facciamo attenzione alle indicazioni e scendiamo verso il ponte di Ganda. Proseguiamo su quella strada fino a Ponte Frera, oltre il Rifugio Cristina. A questo punto possiamo lasciare la macchina e cominciare la nostra avventura. 

Percorriamo una strada a tornanti che porta verso est e arriviamo alla diga del lago di Belviso. Il tratto pianeggiante di strada che ci troviamo davanti ci porta all’estremità meridionale del lago. Ci spostiamo lungo il sentiero 312. 

A questo punto il percorso si fa più impegnativo ed è necessario fare attenzione, perché ci troviamo a camminare su passaggi piuttosto esposti. Una volta superati, intorno ai 2000 m di altitudine, si apriranno davanti ai nostri occhi gli splendidi pascoli della Malga. 

Ci lasciamo guidare dal percorso della Gran Via delle Orobie, ma una volta intercettato il sentiero 315 ci spostiamo verso la parte meridionale della valle e arriviamo al rifugio Tagliaferri. Scendiamo quindi in Val Belviso e da lì il passo del Dermignone. Arrivati in prossimità del Lago Bianco, raggiungiamo il passo del Venerocolo e da lì torniamo in Val Belviso. 

Possiamo tornare al punto di partenza seguendo lo stesso tragitto dell’andata oppure scendendo verso la Val di Campo. Prima di riprendere il cammino, però, rifocilliamoci con il nostro meritato panino…non l’avete già mangiato, vero?