03
Feb
Le piccole frazioni che popolano il versante retico al di sopra dell’abitato di Sondrio sono borghi di grande interesse storico e paesaggistico in Valtellina, un tempo abitati dalla popolazione contadina e oggi in molti casi sede di seconde case. Tra questi, Triangia diventa il punto di partenza e di arrivo di una camminata facile e non eccessivamente lunga, adatta alle famiglie, che tocca anche il bellissimo laghetto di Triangia, meta privilegiata dei pescatori della zona.
Per raggiungere Triangia bisogna prendere la strada che da Sondrio sale verso la Valmalenco, staccandocene in prossimità di Mossini in direzione Castione e passando da S. Anna: raggiungiamo infine la frazione a quota 800 metri, lasciando l’automobile presso la chiesa dedicata a San Bernardo.
Saliamo in direzione Ligari raggiungendo presto la parte più alta dell’abitato di Triangia, fino al tornante verso sinistra dove una scalinata in cemento ci porta all’inizio del sentiero 385. La pista sterrata si inoltra dapprima in una selva sopra la strada, poi in un bosco più fitto. Il dislivello da percorrere è davvero ridotto e infatti quando il sentiero sbuca dagli alberi siamo già a quota 900 metri, abbiamo percorso poco più di 1 km e possiamo scorgere il laghetto di Triangia, un bacino di dimensioni ridotte circondato da una suggestiva cornice di abeti.
Possiamo proseguire la nostra escursione e tornare al punto di partenza attraverso un’altra via, imboccando un sentiero che incontriamo sulla destra ritornando indietro sulla strada già percorsa, prima della strada asfaltata che sale da Triangia. Seguiamo il sentiero salendo fino a intercettare nuovamente la strada, che attraversiamo seguendo le indicazioni per Ligari. Dopo un’ulteriore salita incrociamo il sentiero 387, a poco più di quota 1000 metri di altezza: lo imbocchiamo e continuiamo l’ascesa, mai troppo ripida, fino a raggiungere la frazione di Ligari da dove possiamo godere di una splendida vista panoramica che si spinge fino al monte Legnone.
Il sentiero prosegue ora in discesa e poi si sovrappone alla strada asfaltata: in prossimità di Prati Vesolo la lasciamo tagliando attraverso le baite e imbocchiamo una mulattiera che scende verso destra. Arrivati a un quadrivio prendiamo a destra per il sentiero delle capre, che attraversa il bosco sbucando proprio in corrispondenza delle case di Triangia.
Scegliete un punto dell’anello che costituisce il percorso e concedetevi una pausa per il vostro picnic. Nel nostro panino oggi abbiniamo alla Coppa Menatti un pesto di pomodori da preparare sbollentandoli in padella per un paio di minuti e poi tagliandoli a tocchetti eliminando i semi, frullandoli in un mixer insieme a capperi, pomodori secchi, mandorle e olio e unendo il composto cremoso così ottenuto con un pesto di basilico, timo, origano, aglio ottenuto con un mortaio. Oltre al pesto di pomodori e alla Coppa, farcite il panino anche con qualche fetta di provolone.