03
Feb
Il percorso in Valtellina di oggi è incantevole dal punto di vista naturalistico, ma al tempo stesso particolarmente significativo dal punto di vista storico. La Strada dei Cavalli, infatti, è un’opera incredibile, se pensiamo che è stata scavata nella roccia del Sasso di Verceia nel XVI secolo.
Durante il ‘500, a seguito di una grande alluvione che modificò la geografia della bassa Valtellina, i Grigioni furono costretti a trovare un’alternativa alle vie di collegamento utilizzate fino ad allora. Per evitare di passare sui territori controllati dagli Asburgo di Milano, venne creato questo sentiero in Valchiavenna, anticamente percorso da lunghe file di some cariche di mercanzie di ogni genere.
Durata: 2 h
Dislivello: 150 m
Difficoltà: T
Per raggiungere l’inizio della Strada dei Cavalli, percorriamo la statale 36 dello Spluga, ci lasciamo alle spalle Nuova Olonio e procediamo verso Chiavenna. Prima di arrivare alla galleria di Verceia troviamo uno slargo sulla destra, in corrispondenza della località Fontana Pubblica.
Lasciamo qui l’auto e cominciamo il nostro cammino. Troveremo, ad indicare la via, il totem di un cavallo. Ci incamminiamo sulla mulattiera che arriva fino a Sasso Corbè, luogo da cui si gode di una vista splendida sul lago di Mezzola e dove possiamo fermarci per un picnic.
Lungo il percorso, ben segnalato e immerso nei boschi di castagni, possiamo scoprire aneddoti e curiosità su questi luoghi grazie ai cartelli illustrativi che troviamo sulla strada.
Una volta cominciata la discesa, in pochi minuti arriviamo a Villa, località poco più in alto di Verceia. Raggiungiamo il torrente della Vallaccia e passiamo accanto a dei vigneti. La passeggiata termina su di una strada asfaltata che ci porta fino alla frazione Corti, dove possiamo visitare la chiesa di San Fedele.
Per tornare al punto di partenza, seguiamo la pista pedonale e ciclabile in modo da evitare di passare per la galleria riservata alle auto.
Prepariamo la salsa tonnata con maionese, tonno sott’olio, il succo di mezzo limone, capperi, filetti d’acciuga, sale, olio e pepe nero.
La spalmiamo su due fette di pane bianco e completiamo la farcitura con qualche appetitosa fetta di Mortadella Menatti, dal profumo irresistibile, leggermente speziato.