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Spesso quando cerchiamo un’informazione ci rivolgiamo a Internet per la nostra ricerca, senza verificare se stiamo leggendo notizie provenienti da un sito istituzionale. Il rischio, in questo caso, è quello di incorrere nelle famigerate fake news. Le statistiche ci dicono che nello scorso anno 3 italiani su 4 hanno creduto almeno ad una notizia falsa: il problema diventa ancora più grave quando queste notizie riguardano l’alimentazione, il cibo e di conseguenza la salute.
Andiamo quindi a smascherare alcune delle bufale più diffuse sul mondo delle carne e in generale sulle proteine animali.
1. La carne è cancerogena
Iniziamo dalla credenza sicuramente più diffusa e ultimamente “di moda”: la carne fa venire il cancro. Nel 2015 l’OMS ha infatti diffuso un rapporto in cui viene sancita la relazione tra consumo di carne rossa e cancro. In realtà, l’OMS fa riferimento ad un consumo eccessivo, che può sicuramente aumentare il rischio di alcuni tipi di tumore, ma che non ha nulla a che vedere con le abitudini del consumatore medio.
Noi sul nostro blog dei salumi ne abbiamo parlato più volte: se vuoi approfondire clicca qui.
2. La carne non è sostenibile
Il secondo luogo comune riguarda invece la convinzione secondo cui la produzione di carne non è sostenibile. Questa affermazione considera la quantità di acqua utilizzata nella produzione della carne, dimenticando però un aspetto essenziale: la provenienza dell’acqua utilizzata. Si stima infatti che per produrre 1 kg di carne bovina servono 15.000 litri d’acqua. In realtà, in Italia, si utilizzano circa 790 litri d’acqua e questo perché la maggior parte dell’acqua utilizzata proviene da falde acquifere o dalle piogge, quindi, l’80-90% delle risorse idriche impiegate ritornano nel naturale ciclo dell’acqua.
Inoltre, frequentemente sentiamo espressioni come “Gli allevamenti inquinano più delle automobili”. Spesso ci troviamo di fronte e persone che, convinte, affermano di aver rinunciato al consumo della carne proprio per questa ragione, anche se non tutti sono consapevoli che un viaggio Roma-Bruxelles in auto genera più emissioni del consumo di carne annuale di un italiano che segue una dieta equilibrata.
Dobbiamo poi considerare che le stime a questo proposito considerano anche il settore agricolo in generale, e quindi anche la produzione di frutta e verdura.
3. La carne contiene antibiotici
Infine, in molti sostengono che la carne sia poco sana perché ricca di antibiotici e ormoni. Iniziamo col dire che il trattamento degli animali con sostanze ad attività ormonale è vietato in Europa da circa 40 anni, fatta eccezione per alcuni trattamenti terapeutici e zootecnici che sono strettamente necessari.
Per quanto riguarda invece gli antibiotici, essi vengono sicuramente utilizzati negli allevamenti europei, ma a partire dal 2022 entrerà in vigore una nuova legge che vieta l’abuso degli antibiotici negli allevamenti.