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Che gli italiani amassero la Bresaola della Valtellina si sapeva, ma i numeri del 2016 certificano un vero e proprio successo del prodotto tipico valtellinese anche al di fuori dai confini nazionali.
Il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, nato nel 1998 per promuovere e tutelare il prodotto tipico valtellinese in sinergia con 14 aziende tra cui spicca il Salumificio Menatti, ha diffuso i dati relativi allo scorso anno e mostrato un trend in forte crescita: negli ultimi 12 mesi queste aziende hanno prodotto qualcosa come 12.700 tonnellate di Bresaola della Valtellina IGP. Un risultato che segna il 3,2% in più rispetto all’anno precedente e che mostra una produzione di bresaola certificata quasi raddoppiata (+43%) negli ultimi diciassette anni.
L’andamento positivo conferma il gradimento per il salume valtellinese, leggero, nutriente e ideale anche per chi fa sport, che viene consumato sempre di più in vaschetta.
I numeri sono molto positivi anche per quanto riguarda l’estero. Sono ben 1044,8 le tonnellate di Bresaola della Valtellina esportate in Europa e in tutto il mondo nel corso del 2016, con un significativo +31% registrato rispetto alla quota dei dodici mesi precedenti.
Tra le nazioni con il maggiore import di bresaola prodotta in Valtellina figurano Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Spagna, Repubblica Ceca, Austria, Svezia, Polonia, Croazia, Danimarca, Romania e Finlandia. Al di fuori dell’Unione Europea si registrano esportazioni un po’ in tutti i continenti: la Bresaola della Valtellina IGP piace negli Emirati Arabi come in Libano, in Canada come nelle Filippine, fino in Qatar, Repubblica Dominicana e Hong Kong.
Il presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina IGP, Franco Moro, ha dichiarato: “L’export di Bresaola della Valtellina rappresenta l’8,2% del totale ed è destinato ancora a crescere. La Bresaola della Valtellina è un prodotto unico e inimitabile garantito dal marchio comunitario IGP che ha enormi margini di crescita, in Italia e all’estero. I nostri produttori sono impegnati nella direzione dii esplorare e attivare nuovi sbocchi, soprattutto in ambito extra Ue, per far diventare questo prodotto un ambasciatore della qualità valtellinese in tutto il mondo”.