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Come anticipato sul nostro blog, la visita del sottosegretario italiano allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, in Giappone e prima ancora le riunioni G7 in tema Salute si sono concluse con esiti positivi per quanto riguarda l’esportazione di prodotti alimentari italiani nel Paese del Sol Levante.
In modo particolare, il governo giapponese aveva accordato il via libera all’introduzione sul proprio mercato interno di prodotti di carne bovina realizzati in Italia iniziando da quelli a base di manzo. Inevitabilmente, il pensiero era andato immediato alla Bresaola della Valtellina IGP, che rappresenta il fiore all’occhiello di questa tipologia di cibi.
Ora, grazie al lavoro diplomatico condotto dall’ambasciata italiana a Tokyo e ai negoziati intercorsi tra le parti, con la fornitura di tutte le garanzie necessarie da parte delle autorità competenti del nostro Paese, l’accordo è stato ratificato ufficialmente: ciò che le associazioni di categoria auspicavano fortemente, ovvero l’avvio all’esportazione di Bresaola sul mercato giapponese, diventerà presto realtà.
Inizialmente l’autorizzazione sarà concessa soltanto ai prodotti realizzati con materia prima proveniente dall’Italia: questo esclude per il momento buona parte della produzione di Bresaola IGP della Valtellina, che è ottenuta con un processo di trasformazione e lavorazione che avviene interamente sul territorio della provincia di Sondrio ma a partire da tagli di carne di prima scelta provenienti perlopiù dal Sudamerica (ecco perché la Bresaola si può tuttavia considerare a pieno titolo un prodotto italiano al 100%). La concreta speranza degli operatori del settore è però quella di ottenere presto il via libera per esportare estremo Oriente anche alimenti made in Italy a base di carni provenienti da Paesi terzi.
Il nostro Paese ha salutato con grande favore l’apertura del mercato alimentare nipponico. A cominciare dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha sottolineato l’impegno attivo e congiunto delle due parti in causa per aggiungere un altro tassello all’ampia schiera del Made in Italy in Giappone. L’ambasciatore italiano a Tokyo, Giorgio Starace ha dichiarato: “Siamo convinti che la Bresaola possa riscuotere successo nel Sol Levante, si tratta di un bel successo del Sistema Italia in questo Paese”.
Anche il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina IGP esulta: “Il fatto che le autorità giapponesi scelgano il nostro prodotto per aprire il loro mercato alle produzioni bovine è motivo di grande orgoglio. Confidiamo che presto anche altri Paesi, che al momento vietano l’importazione di prodotti bovini italiani, seguano l’esempio di Tokyo.