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Dopo un periodo di flessione, i consumi alimentari degli italiani sono tornati a crescere: è quanto è emerso da un’analisi condotta da Nomisma, società indipendente di ricerca e consulenza in campo agroalimentare e non solo, e presentata in occasione di Cibus 2018, il Salone Internazionale dell’Alimentazione che si è svolto a Parma nel mese di maggio.
L’indagine Nomisma, illustrata a Cibus dal project manager Emanuele Di Faustino nell’ambito del convegno organizzato da Confagricoltura sul tema dei prodotti innovativi e i nuovi driver alimentari, ha registrato un incremento dei consumi nel food&beverage in Italia del 3,2%, per un valore complessivo di 244 miliardi di euro.
La crescita è stata riscontrata in ambito domestico (+2,2%) ma soprattutto per i consumi fuori casa, che crescono del 5,4% lasciando intravedere importanti spiragli di ripresa dopo la crisi e mostrando la crescente abitudine a mangiare in locali, bar e ristoranti durante il giorno, legata anche alle necessità lavorative di gran parte della popolazione. L’analisi sottolinea inoltre la minore incidenza delle promozioni sull’acquisto di prodotti alimentari, con i consumatori che sembrano essere meno attirati da sconti e offerte rispetto all’anno precedente, mentre cresce il successo dei prodotti a marchio bio e quello dei salumi affettati a marchio, con un significativo +30%: segno che gli italiani prediligono acquistare e mangiare prodotti ad alto valore aggiunto, in termini salutistici o di servizio.
I dati diffusi da Nomisma si accompagnano a quelli diramati da Coldiretti, che ha condotto un’analisi sul rapporto Digital 2018 allo scopo di valutare impatto e conseguenze dell’acquisto online sulle abitudini alimentari degli italiani. Nel mercato dell’e-commerce Amazon ha da poco raggiunto Apple come società in grado di superare gli 800 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, uniche due al mondo: la compravendita di beni attraverso internet ha preso piede a livello globale ed è ormai una pratica comune anche nel nostro Paese, come testimonia il fatto che il 53% degli italiani ha acquistato almeno una volta online.
I prodotti più acquistati online in Italia sono i capi di abbigliamento e i prodotti di bellezza (per un importo annuale di 4,3 miliardi di dollari), quindi i viaggi (3,5 miliardi) e il settore di giochi e hobby (2,7 miliardi). L’acquisto via e-commerce di beni alimentari (food&personale care) raggiunge “solo” quota 1,2 miliardi, ma è significativa la crescita del 15%, la più alta registrata rispetto allo scorso anno: segno che gli italiani si stanno abituando a comprare cibo e bevande su internet.