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Nessun altro Paese in Europa può vantare un patrimonio enogastronomico come quello italiano, che spicca per varietà, ricchezza e qualità ed è riconosciuto a livello internazionale. Oggi ancora di più, grazie alla mostra che la Fondazione Qualivita ha organizzato nientemeno che al Parlamento Europeo a Bruxelles.
L’iniziativa si chiama “Geographical Indications – Italian cultural heritage” e da lunedì 1 aprile ha trovato spazio all’interno della Distribution Centre Area 3D del Parlamento Europeo nella città belga. A promuoverla è la Fondazione Qualivita, un’organizzazione scientifico-culturale attiva in Italia dal 2000 per la tutela e valorizzazione dei prodotti vitivinicoli e alimentari di qualità, con particolare riferimento ai marchi IGP, DOP e STG del nostro Paese.
Per il progetto in corso a Bruxelles Qualivita collabora con due importanti soggetti nazionali come Federdoc (Confederazione Nazionale dei Consorzi per la tutela delle denominazioni d’origine e delle Indicazioni geografiche tipiche dei vini italiani) e AICIG, associazione che riunisce oltre 65 consorzi di tutela di IGP e DOP in tutta Italia. La mostra, presentata ufficialmente il 3 aprile alla presenza dei presidenti delle tre associazioni coinvolte, ha come obiettivo diffondere la conoscenza del patrimonio culturale italiano legato al cibo, mettendo in evidenza lo strettissimo legame tra i prodotti di eccellenza del nostro Paese e il loro luogo d’origine.
La mostra “Geographical Indications” si articola lungo 24 pannelli che disegnano un percorso attraverso altrettanti esempi di prodotti made in Italy, scelti tra gli oltre 800 marchi DOP e IGP della penisola per rappresentare al meglio il rapporto tra cibo e cultura. Ad ogni Indicazione Geografica o Denominazione di origine protetta è infatti associato un patrimonio artistico-architettonico, una personalità illustre del territorio, un’opera letteraria e via discorrendo, a testimonianza dell’importanza del cibo e della sua origine nella definizione dell’identità nazionale.
Di seguito riportiamo le eccellenze enogastronomiche scelte per rappresentare l’Italia in Europa: manca tra esse la nostra Bresaola della Valtellina IGP, ma essa certamente si può collocare alla perfezione nell’elenco visto lo strettissimo legame con il territorio di produzione – la Valtellina – e la rilevanza che questo salume ha assunto localmente nel corso della propria storia.
Stele Romana, Bologna – Mortadella Bologna IGP
Roccolo Ditirambo, Veneto – Prosecco DOP
Arte dei Muretti a Secco, Liguria – Olio Riviera Ligure DOP
Monte Etna, Sicilia – Etna DOP
Editto dei Medici, Toscana – Prosciutto Toscano DOP
Giosué Carducci, Asti – Barbera d’Asti DOP
La Formula chimica, Modena – Aceto Balsamico di Modena IGP
Abbazia di Chiaravalle, Milano – Grana Padano DOP
Decameron, Lombardia – Parmgiano Reggiano DOP
Giuseppe Verdi, Sorana (PI) – Fagiolo di Sorana IGP
De Agricultura, Parma – Prosciutto di Parma DOP
Pittori delle Carte, Siena – Panforte di Siena IGP
Re Guglielmo III, Montalcino – Brunello di Montalcino DOP
Reggia di Carditello, Caserta – Mozzarella di Bufala Campana DOP
Carte dei Grimaldi, Modica (RG) – Cioccolato di Modica DOP
Gioacchino Rossini, Lombardia – Gorgonzola DOP
Buon Governo, Siena – Cinta Senese DOP
Libellus De Vini Mordaci, Lombardia – Franciacorta DOP
Barone Ricasoli, Toscana – Chianti Classico DOP
Cardinale Alberoni, Piacenza – Salumi Piacentini DOP
Strettoio, Toscana – Olio Toscano IGP
Manuale del Pecoraio, Toscana – Pecorino Toscano DOP
Vite ad alberello, Pantelleria (TP) – Passito di Pantelleria DOP