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Chi soffre di ipotiroidismo può iniziare a risolvere questo problema a partire dalla cura dell’alimentazione, poiché spesso le cause dei problemi alla tiroide derivano da un errato regime alimentare e anche nel caso in cui sia necessario adottare una terapia medico-farmacologica specifica diventa fondamentale adeguare o correggere la dieta.
Anche se è spesso chiamato malattia della tiroide, l’ipotiroidismo non è definibile come una patologia vera e propria, ma è piuttosto una sindrome o condizione che può essere alla base di molteplici disturbi o malattie. Tale condizione è generata da una disfunzione della tiroide che non è in grado di sopperire alla produzione di ormoni tiroidei necessaria per le funzioni dell’organismo, in particolare a livello dei tessuti: gli effetti dell’ipotiroidismo si manifestano in tutto il corpo, sotto forma di rallentamento del metabolismo e dei suoi processi.
I sintomi dell’ipotiroidismo si manifestano solitamente nei casi più acuti e gravi di questo disturbo e possono essere di vario tipo: sonnolenza, problemi di memoria, pelle secca e fredda, capelli e sopracciglia radi, crampi, aumento di peso, gonfiore.
Le cause dell’ipotiroidismo sono molteplici e possono essere legate all’assunzione di farmaci, a malattie autoimmuni o a un cattivo funzionamento di ghiandole come ipofisi o ipotalamo, ma un fattore determinante nei problemi alla tiroide è la carenza di iodio legata all’alimentazione. Quando infatti non riusciamo a apportare con il cibo un’adeguata dose di iodio, di cui la tiroide necessita per la produzione di ormoni, si possono verificare questo tipo di disturbi.
La fonte principale di iodio per l’uomo è l’alimentazione. I cibi ricchi di iodio sono molto comuni e devono fare parte della dieta quotidiana per evitare carenze di questo minerale, che è coinvolto anche in altre funzioni metaboliche come per esempio il controllo della temperatura corporea e il metabolismo di proteine e grassi. Gli alimenti fonti di iodio sono:
La carne è un alimento ricco di iodio e in particolare lo è sono le carni bianche, come il pollo e il tacchino, oppure il fegato di manzo (scopri le differenze tra carni bianche e rosse). Anche i salumi sono fonti di iodio, poiché tra i loro ingredienti – che come sappiamo sono ingredienti semplici, poco numerosi e naturali – è presente il sale: oggi la produzione dei salumi italiani di qualità impiega sempre minori quantità di sale e fa uso di sale iodato, che apporta corretti quantitativi di sodio e di iodio all’organismo.
Ecco perché una dieta corretta per la tiroide e per prevenire problemi di ipotiroidismo deve sempre includere carni e salumi, nelle giuste dosi e porzioni settimanali, e alti alimenti contenenti iodio: sempre senza esagerare e in modo bilanciato, per evitare opposti problemi di ipertiroidismo legati a un consumo eccessivo di iodio.