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Se l’alimentazione vegana è sconsigliata per i bambini per le sue conseguenze sullo sviluppo e presenta molte controindicazioni anche per gli individui adulti, la scelta tra dieta vegetariana e consumo di carne è una questione molto dibattuta che non trova una risposta univoca nemmeno da parte degli esperti. Proviamo ad analizzare vantaggi e svantaggi di entrambi i regimi alimentari, con o senza carne.
La dieta vegetariana consiste in un regime alimentare che include i cibi di origine vegetale e quelli di provenienza animale (come uova, latte e derivati) ad eccezione della carne, del pesce e di tutti gli alimenti che comportano l’uccisione di animali. I vantaggi dell’alimentazione vegetariana sono individuati soprattutto nella maggiore assunzione di fibre e antiossidanti, dovuta a un maggiore consumo di prodotti del mondo vegetale come frutta e verdura, e alla maggiore quantità di acqua presente nei cibi consumati quotidianamente. I vegetariani, inoltre, assumono mediamente una minore dose di grassi saturi (scopri la differenza tra grassi saturi e insaturi) e il contenuto energetico degli alimenti è tendenzialmente meno elevato.
Di contro, i principali svantaggi della dieta vegetariana risiedono nella potenziale carenza di nutrienti essenziali come zinco, vitamina B12 e Omega-3 EPA e DHA (acidi grassi essenziali), in una inferiore biodisponibilità di ferro rispetto agli onnivori e nello scarso apporto di proteine di alto valore biologico da parte degli alimenti di origine esclusivamente vegetale. In generale, i nutrizionisti concordano nel ritenere la dieta vegetariana uno stile alimentare valido e salutare al pari di quello onnivoro, a condizione di sostituire i nutrienti della carne e del pesce con adeguate fonti alternative di origine vegetale (per esempio, scopri gli alimenti proteici alternativi a carne e uova).
La dieta onnivora o carnivora contempla il consumo di tutti i principali alimenti di origine animale e vegetale senza alcuna eccezione, compresi quindi la carne e il pesce. Si tratta di un regime alimentare connaturato nell’essenza stessa degli esseri umani, che sin dalle origini si sono cibati delle carni degli animali che si procuravano con la caccia e delle primizie che la terra offriva loro in natura. Il più importante beneficio dell’alimentazione onnivora consiste proprio nella varietà degli alimenti tra cui scegliere per adottare una dieta bilanciata, variegata e sana.
Il consumo di carne ha importanti vantaggi perché fornisce all’organismo nutrienti essenziali indispensabili per il metabolismo: la carne è la fonte migliore di zinco, ferro e vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B12 di cui sono ricchi anche i salumi. Inoltre mangiare carne è il modo migliore per assumere proteine ad alto valore biologico, ovvero le proteine di qualità di origine animale in base al loro contenuto di amminoacidi essenziali, e la dieta onnivora possiede elevati valori di densità nutrizionale ed energetica.
Ma esistono svantaggi e controindicazioni dell’alimentazione onnivora? Qui ci ricolleghiamo ai rischi di un eccessivo consumo di carne, come l’elevato apporto di grassi in determinati tagli e tipologie di carne e il contenuto di sodio nei salumi (oggi comunque sempre più ridotto e sotto controllo): come abbiamo affermato a proposito della dieta mediterranea, il corretto consumo di carne – nelle dosi e nella qualità dei prodotti – è parte integrante di un’alimentazione sana e nutriente, e non c’è di conseguenza nulla da temere.