Perché il consumo di alimenti animali fa bene alla salute femminile
Mangiare salumi e mangiare carne fa bene a tutte le età, se nelle giuste dosi e con la giusta frequenza, e indipendentemente dal sesso: una dieta completa e bilanciata, comprendente anche alimenti di provenienza animale, è fondamentale per la salute delle donne in ogni fase della vita. Lo affermano sempre più medici e nutrizionisti e sono molteplici le evidenze scientifiche a supporto di questa tesi: ultimo, in ordine di tempo, uno studio pubblicato da un team di studiosi e ricercatori nel 2023 dal titolo “The role of meat in the human diet: evolutionary aspects and nutritional value”.
I nutrienti della carne fondamentali per le donne
Le carni e i salumi, così come la gran parte dei cibi di origine animale, forniscono all’organismo femminile nutrienti che altri alimenti non sono in grado di apportare nelle dosi richieste e che sono indispensabili per i processi metabolici e per la salute:
- il ferro (e in particolare il ferro emico della carne che è più facilmente assorbibile: scopri di più), di cui è ricca per esempio la bresaola tra i salumi, nutriente che per le donne è molto importante assumere perché sono più predisposte all’anemia o alla carenza di ferro (nel mondo sono il 31%, contro il 17,5% degli uomini). Il fabbisogno quotidiano di ferro nelle donne è pari a 14,8 mg e deve essere assunto con la dieta, privilegiando alimenti ricchi di ferro eme;
- lo zinco, un minerale utile a rinforzare le difese immunitarie e fondamentale per i processi difensivi dell’organismo, ma come il ferro è di più difficile assorbimento se proviene dai vegetali, che in molti casi contengono fibre e composti fenolici che si legano ai minerali e ne ostacolano l’assimilazione. Il fabbisogno quotidiano di zinco nelle donne è pari a 15 mg;
- le proteine nobili dei salumi e dei cibi animali, che aiutano a mantenere e rinforzare la massa muscolare e la struttura ossea e forniscono all’organismo tutti gli aminoacidi essenziali compresa la lisina. I salumi sono tra gli alimenti più ricchi di proteine ad alto valore biologico e non possono mancare in qualsiasi dieta proteica, ma anche nei regimi alimentari bilanciati;
- le vitamine del gruppo B, tra cui spiccano la vitamina B6 che è coinvolta nella sintesi dell’emoglobina e la vitamina B12 che è una vitamina presente solo nei cibi animali, in particolare nei salumi e nelle carni bovine (scopri di più sulla vitamina B12), e la cosiddetta vitamina J, la colina, che gioca un ruolo chiave nella salute del sistema nervoso e a livello cerebrale.
Quanta carne mangiare in gravidanza e in menopausa?
Il consumo di carne nelle donne è importante, come detto, ma ci sono delle fasi della vita femminile in cui diventa addirittura indispensabile:
- l’alimentazione in gravidanza può influenzare positivamente la salute della madre e anche quella del feto. Nei 9 mesi prima del parto il fabbisogno di ferro e di proteine nelle donne in gravidanza aumenta, mentre quello di grassi e carboidrati rimane sostanzialmente invariato, e quindi è necessario assumere in dosi maggiori gli alimenti animali e aumentare le fonti proteiche. Le proteine nobili contribuiscono allo sviluppo del feto, al liquido amniotico e alla placenta, il ferro (il cui fabbisogno in gravidanza aumenta fino a 22 mg al giorno) è coinvolto nel sistema nervoso del bambino e anche le vitamine B giocano un ruolo da protagoniste nel midollo spinale e nei globuli rossi del nascituro;
- le donne in menopausa vanno incontro a mutamenti ormonali e sono chiamate a modificare l’alimentazione in funzione dell’età e dei nuovi processi in atto. L’alimentazione della donna in menopausa deve essere ricca di proteine, aumentando il fabbisogno proteico quotidiano rispetto all’età riproduttiva, perché esse rinforzano i muscoli e contribuiscono a dare un senso di sazietà contrastando così l’eccessivo aumento di peso, senza necessità di ricorrere a integratori proteici; inoltre mangiare carne e salumi in menopausa fornisce il giusto apporto di vitamina B12 e di minerali (ferro, zinco e altri) per mantenere in salute il sistema immunitario.
Qual è la quantità di carne corretta da mangiare per le donne? La risposta dei nutrizionisti è di non superare i 75 grammi di carne rossa al giorno e i 20 grammi di carne lavorata (salumi e affettati) al giorno, ma ovviamente queste dosi vanno contestualizzate all’interno di una dieta ricca, bilanciata e variegata, ispirata alla piramide della dieta mediterranea e che tenga conto del fabbisogno di nutrienti legato all’età.