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I valori nutrizionali dei salumi ci mostrano i nutrienti essenziali contenuti negli affettati, a partire dalle vitamine e dalle proteine (scopri i valori proteici dei salumi) per proseguire con i livelli di sale e di grassi saturi e insaturi; ci sono tuttavia altri elementi fondamentali nei salumi e si tratta dei sali minerali: vediamo insieme quali sono quelli più presenti.
Una dieta ricca di ferro è un ottimo metodo per prevenire una serie di disturbi e patologie (tra cui l’anemia) e per fornire al nostro organismo un minerale estremamente prezioso. Le funzioni del ferro nei processi metabolici del corpo riguardano la respirazione cellulare, gli acidi nucleici, la composizione degli enzimi e la sintesi dell’emoglobina: per questo motivo è importante assumere regolarmente ferro con l’alimentazione.
Gli alimenti che contengono più ferro sono quelli di origine animale e tra questi ovviamente le carni, rosse e bianche. Anche i salumi sono cibi con elevato contenuto di ferro per l’organismo e possono così aiutare a coprire il fabbisogno giornaliero di ferro dell’organismo, pari a 10 mg per gli uomini e 18 mg per le donne.
I salumi con più ferro sono la Bresaola della Valtellina IGP (2,63 mg per 100 g di prodotto), lo speck (1,42 mg), il salame Milano (1,20 mg) e il prosciutto crudo (di poco inferiore a 1 mg). Mediamente, un salume affettato contiene 1,7 mg di
Tra i sali minerali contenuti nei salumi uno dei più presenti in percentuale è lo zinco. Lo zinco è il minerale di l’organismo ha maggiore disponibilità dopo il ferro e la sua presenza è molto importante poiché aiuta il processo di crescita del nostro corpo già a livello del feto, svolge funzioni antiossidanti (scopri di più sugli antiossidanti nelle carni) e regola il funzionamento di enzimi e ormoni. La quantità giornaliera di zinco che è necessario assumere con l’alimentazione è di circa 8 mg per gli uomini e 11 mg per le donne: per farlo è consigliabile inserire nella dieta alimenti che contengono zinco, come il cioccolato fondente, i semi di papavero e zucca, il grana, alcuni pesci tra cui le ostriche e i salumi.
Il salume con più zinco è ancora una volta la Bresaola della Valtellina IGP, che è infatti indicato come integratore naturale per gli sportivi proprio in virtù del suo contenuto di sali minerali biodisponibili: in 100 g di bresaola troviamo mediamente 4,5 mg di zinco e una porzione di bresaola (scopri a quanti grammi corrispondono le porzioni dei salumi) è sufficiente per coprire il 23% del fabbisogno quotidiano di zinco. Gli altri salumi con alto contenuto di zinco sono la Coppa, il Prosciutto crudo e il salame.
Anche il potassio è uno dei minerali più presenti nelle carni lavorate. Le sue funzioni si svolgono prevalentemente a livello intra-cellulare, dove regola l’eccitabilità neuromuscolare e la ritenzione idrica. La dose giornaliera di potassio che viene assunta mediamente con l’alimentazione ammonta a circa 4 g e copre il fabbisogno quotidiano.
I salumi con più potassio sono il salame, lo speck, la bresaola, la coppa e il prosciutto crudo, tutti con un contenuto di potassio superiore ai 600 mg per 100 g di prodotto.
Chiudiamo la rassegna dei sali minerali dei salumi con altre sostanze presenti in minore quantità, ma comunque sempre molto importanti per il nostro organismo e il suo metabolismo: il magnesio agisce nella sintesi delle proteine e nell’attività muscolare e nervosa, il calcio è vitale per la formazione e il mantenimento delle ossa e per la salute di cellule e tessuti, il fosforo consente la costruzione delle proteine e lo sfruttamento energetico degli alimenti.