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Nov
I salumi fanno male? No, se consumati con moderazione e scegliendo prodotti di qualità (scopri perché quello dei salumi cancerogeni è in realtà un falso allarme).
I salumi e gli affettati fanno ingrassare? Anche in questo caso, no. Quella secondo cui mangiare salumi non aiuti la linea è un’altra falsa credenza legata al mondo delle carni lavorate (scopri i più diffusi falsi miti sui salumi): il consumo di carne, infatti, non è in alcun modo correlato all’aumento di peso. Vediamo perché.
Innanzitutto è bene precisare che non esistono di per sé alimenti che fanno ingrassare (così come non esistono cibi che fanno dimagrire), nemmeno quelli più spesso additati come nemici della linea come le patatine fritte. È infatti l’alimentazione nel suo complesso a determinare un aumento o una diminuzione del peso corporeo, in combinazione con altri fattori tra cui il rapporto fra calorie assunte col cibo e calorie consumate con attività fisica e fisiologica dell’organismo.
Di conseguenza, sono le quantità degli alimenti e la loro varietà nella dieta settimanale a determinare gli effetti positivi o negativi sul nostro corpo di ciò che mangiamo, sia in termini di salute e benessere fisico sia dal punto di vista della bilancia. In una dieta equilibrata come quella mediterranea (clicca qui per approfondire), che rappresenta sempre il riferimento consigliato dai nutrizionisti, le porzioni di carne settimanali nello schema alimentare sono pari a 1 o 2: le proteine di origine animale vanno infatti assunte regolarmente ogni settimana consumando carne (compresi i salumi) o fonti proteiche alternative come pesce, uova, formaggio, legumi (scopri di più sulle proteine nobili)
Il consumo moderato di salumi e affettati secondo i principi della dieta mediterranea, o comunque di uno stile alimentare bilanciato e sano, non può essere la causa dei chili di troppo. Anzi, carni e salumi possono essere considerati cibi alleati della linea in virtù del loro contenuto di macronutrienti: sono infatti ottime fonti proteiche – e perlopiù si tratta di proteine ad alto valore biologico – e alimenti che contengono pochissimi carboidrati. L’elevato contenuto di proteine dei salumi offre un importante vantaggio metabolico, dal momento che per metabolizzare questi nutrienti l’organismo impiega una percentuale di energia decisamente più alta rispetto a quella necessaria per assimilare i carboidrati o i grassi (circa il 30% contro, rispettivamente, l’8% e il 2%).
Gli alimenti ricchi di proteine – e tra i salumi più proteici spicca la Bresaola della Valtellina IGP – contribuiscono inoltre a dare un senso di sazietà generale all’organismo, contrariamente alla cosiddetta “fame da carboidrati”, un vero e proprio circolo vizioso per cui più mangiamo carboidrati più ne vorremmo ancora, con conseguenti ripercussioni sul peso. Anche i sali minerali contenuti nei salumi e le sostanze nutraceutiche come antiossidanti, vitamine e acidi polinsaturi contribuiscono al dimagrimento o al mantenimento del peso forma: i primi intervenendo positivamente nel metabolismo energetico (scopri di più sui sali minerali dei salumi), le seconde aiutando a tenere sotto controllo il colesterolo e a bruciare più rapidamente i grassi.