21
Nov
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità solleva dubbi sugli effetti sulla salute dei sostituti vegetali della carne e dei latticini. Nonostante le diete vegetali stiano prendendo sempre più piede in Europa, perché considerate più sostenibili dal punto di vista ambientale, le loro conseguenze sulla salute sono in realtà da monitorare con molta attenzione.
Lo studio pubblicato dall’OMS si concentra sull’impatto dei cosiddetti cibi plant-based, ovvero quegli alimenti di origine vegetale prodotti e commercializzati dall’industria alimentare come alternative nutrizionalmente valide a cibi di origine animale, primi fra tutti carne e derivati del latte. Tuttavia, come già abbiamo visto in questo articolo, i surrogati vegetali sono in realtà alimenti iper-processati, che richiedono per il loro processo di trasformazione e produzione l’impiego di sostanze non naturali come additivi e conservanti.
Non paragonabile è anche il contenuto nutrizionale dei sostituti vegetali rispetto a carne e latticini: questi alimenti ad alta densità energetica presentano infatti un contenuto elevato di zuccheri semplici, grassi saturi e sodio, mentre parallelamente non forniscono le giuste dosi di vitamine, sali minerali e fibre come invece fanno i cibi animali.
Il consumo di cibi ultra-trasformati come i surrogati vegetali secondo l’OMS può avere conseguenze negative sulla salute e incrementare il rischio di sviluppare patologie quali obesità, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, cancro. Il problema è tanto più grave anche per il fatto che tali alimenti sono inseriti all’interno di diete vegetali considerate sane universalmente, senza tuttavia mettere in luce le problematiche derivanti dalla loro composizione nutrizionale.
Ecco perché, nell’ambito della strategia europea Farm to Fork finalizzata alla promozione di un regime alimentare sano e sostenibile lungo tutta la filiera dal produttore al consumatore, l’Organizzazione Mondiale della Sanità invita a rivedere i principi per cui latte d’avena e hamburger vegani siano preferibili ai corrispettivi prodotti di origine animale: il consumo di alimenti vegetali, per quanto necessario anche dal punto di vista dell’impatto ambientale, non deve andare a discapito della qualità e varietà alimentare della dieta.