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Nov
Cosa contengono i salumi? Dal punto di vista chimico e nutrizionale sappiamo che i salumi e gli insaccati contengono:
Come tutti gli altri alimenti, dunque, anche i salumi contengono acqua. E ne contengono in quantità più elevata rispetto ad altri cibi: scopriamo qual è il contenuto di acqua dei prodotti a base di carne.
La presenza di acqua nei salumi è una diretta conseguenza del contenuto di acqua della carne animale. La composizione della carne vede infatti la presenza di proteine, lipidi, sali minerali, altri composti non proteici e acqua. L’acqua è presente naturalmente nei tessuti e nei muscoli degli animali: mediamente infatti circa il 70% del peso della carne cruda è costituito da acqua. Le carni che contengono più acqua sono quella di coniglio e quella di tacchino, ma anche la carne suina e quella di vitello sono carni ad elevato contenuto di acqua.
Nel processo di lavorazione delle carni per ottenere i salumi, la materia prima – cosce suine di alta qualità, tagli selezionati di manzo e vitello (scopri i tagli di carne utilizzati per i salumi) – subisce una serie di trattamenti durante i quali si verifica una progressiva perdita di acqua della carne e, di conseguenza, una diminuzione di peso. La salatura, l’essiccazione, l’asciugatura, la stagionatura e per i salumi cotti anche la fase di cottura sono operazioni che favoriscono la riduzione dell’acqua contenuta nella carne che diventerà un salume. In questo modo, l’azione degli enzimi naturalmente presenti nelle carni – molto importante nella fase iniziale per degradare le catene proteiche, i glucidi e i grassi della materia prima – viene arrestata e contenuta nei tempi giusti evitando che la carne marcisca.
Al termine del processo di lavorazione della carne, che per quasi tutti i prodotti coincide con la fine del periodo di stagionatura, i salumi mantengono una percentuale di acqua al proprio interno che è dunque minore rispetto a quella della carne di partenza. Ecco il contenuto di acqua presente nei principali salumi italiani: