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L’età giusta per mangiare la bresaola non esiste, perché lo si può fare in tutti i periodi della vita. Per bambini e ragazzi la bresaola è un salume proteico importante per la crescita e lo sviluppo (scopri quando si può iniziare a dare la bresaola ai bambini), nella dieta degli adulti è alimento leggero alternativo alla carne e alle altre fonti proteiche e ideale per gli sportivi, e anche nella terza età si conferma una fonte di nutrienti essenziali utili all’organismo. Scopriamo quando e quanta bresaola mangiare dai 65 anni in su.
Le persone dai 65 anni in su rientrano nella categoria degli anziani anche se a questa età moltissime sono ancora in ottima salute e perfetta forma. Una donna attiva over 65 è una donna in salute: l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia alle persone con più di 65 anni di compiere attività fisica moderata almeno 2 ore e mezza alla settimana (per esempio camminare con passo veloce), oppure almeno 1 ora e un quarto di attività vigorosa (come può essere il ballo in coppia o i balli di gruppo). In alternativa è possibile anche combinare le due modalità facendo esercizi muscolari a corpo libero o con attrezzi leggeri in sessioni di minimo 10 minuti almeno 2 volte alla settimana.
In aggiunta a questa attività fisica si consiglia sempre di evitare l’eccessiva sedentarietà e di praticare attività come la ginnastica dolce o il pilates che aiutano l’equilibrio e prevengono le cadute tipiche della vecchiaia. La perdita di massa muscolare (massa magra) è infatti un fenomeno fisiologico progressivo negli individui che superano la soglia dei 65 anni, che ha come conseguenza una corrispondente diminuzione del peso corporeo. Se in tali situazioni i muscoli non sono allenati e le ossa risultano fragili, si può incorrere in situazioni di perdita di forza e aumenta il rischio di fratture in caso di cadute.
Un ruolo fondamentale, come del resto a tutte le età, riveste l’alimentazione degli over 65. Alle persone sopra i 65 anni i nutrizionisti consigliano di seguire una dieta proteica che preveda in tutti i pasti principali della giornata – ovvero colazione, pranzo e cena – almeno 25-30 grammi di proteine nobili. Le proteine nobili sono le proteine ad alto valore biologico, che contengono gli amminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di produrre autonomamente (scopri di più sull’importanza delle proteine): sono contenute negli alimenti di origine animale come le uova, i salumi, la carne, il pesce, il latte e i suoi derivati.
L’assunzione della dose giornaliera di proteine per le donne over 65 è ancora più importante se si pratica attività fisica leggera, moderata o vigorosa come quella descritta nel paragrafo precedente per mantenersi in forma anche in età avanzata.
Nella dieta di chi ha più di 65 anni dovrebbero dunque essere presenti sia fonti alimentari animali sia alimenti vegetali ad alto valore proteico come legumi e cereali. Considerando la sempre opportuna necessità di variare i cibi dell’alimentazione, un’ipotesi di menù settimanale per over 65 prevede il consumo di:
Una o due delle porzioni di carne settimanali raccomandate agli over 65 possono essere costituite da salumi e carni conservate, nella porzione pari a 50 g che corrisponde a 6-7 fette di bresaola (scopri le porzioni dei salumi). La Bresaola della Valtellina IGP è l’affettato più leggero e magro, ricca fonte di proteine nobili (33%) e con bassissimo contenuto di grassi (2%). Un vero salume benessere, alimento immancabile nella dieta delle persone anziane attive.