dieta dash: alimentazione con poco sale contro l'ipertensione arteriosa
La dieta DASH e i salumi

Il regime alimentare per combattere l’ipertensione

Esistono regimi alimentari che rispondono a scelte etiche – come quella dei vegetariani che non si cibano di carne in segno di rispetto degli animali e per limitare l’impatto sull’ambiente –, altri come la dieta mediterranea che sono sinonimi di buona salute e longevità e, infine, diete che nascono per prevenire disturbi o patologie di vario tipo: tra queste, oltre alla già trattata alimentazione contro la caduta dei capelli, c’è anche la dieta DASH contro l’ipertensione.

 

Dieta DASH: cos’è e cosa prevede

La dieta DASH (Dietary Approeaches to Stop Hypertension) è un regime alimentare per chi soffre di ipertensione arteriosa derivante da alimentazione scorretta e stili di vita non salutari ed è considerata una delle diete più salutari in assoluto insieme a quella mediterranea; non è invece dimostrata la sua efficacia contro l’ipertensione derivante da altre cause o di tipo genetico-ereditaria. Questo particolare approccio dietetico è nato negli anni ’90 in America, più precisamente alla rinomata università di Harvard, come metodo per tenere sotto controllo l’ipertensione nei soggetti che ne sono affetti, ma si è poi progressivamente affermata come stile alimentare per dimagrire.

L’ipertensione arteriosa è una patologia che si manifesta sotto forma di costante pressione arteriosa alta rispetto ai livelli normali, con conseguenze di tipo cardiovascolare anche gravi, e può essere dovuta a molteplici cause. Un’alimentazione mirata può aiutare a tenere sotto controllo l’ipertensione, ridurre la pressione arteriosa troppo elevata e prevenire l’insorgere di questa patologia. I principi fondamentali della dieta DASH sono:

  • eliminare o ridurre drasticamente il consumo di sodio, evitando di utilizzare il sale per condire (mangiare insipido è consigliato, utilizzando le spezie come condimento) e gli alimenti che contengono sale (cloruro di sodio);
  • evitare gli alimenti che contengono grassi saturi e idrogenati, orientandosi invece sui grassi insaturi;
  • aumentare il consumo di acqua e di vegetali che favoriscono l’idratazione (frutta e verdura fresca di stagione, evitando invece i prodotti conservati o precotti);
  • privilegiare gli alimenti che contengono potassio, come i vegetali, poiché si tratta di un minerale che aiuta a regolare la pressione;
  • eliminare il consumo di alcol, il fumo e la sedentarietà, introducendo invece un’attività fisica regolare;
  • limitare il consumo di zuccheri e dolci e tenere sotto controllo anche il valore glicemico degli alimenti che mangiamo.

 

Cosa mangiare e cosa non mangiare con la dieta DASH: carni e salumi

In virtù di questi dettami la dieta DASH è ritenuta sostanzialmente affine alla dieta mediterranea, anche per il fatto di non dare indicazioni perentorie su quali alimenti eliminare del tutto, limitandosi invece a consigliare di ridurre o tenere controllati determinate sostanze e nutrienti presenti nei cibi con effetti negativi sulla pressione. Gli alimenti presenti nella dieta DASH sono soprattutto frutta e verdura fresche, legumi (fagioli e lenticchie), latticini (formaggi e yogurt magri, latte parzialmente scremato), cereali integrali.

Anche per quanto riguarda il consumo di alimenti di origine animale nella dieta DASH non esistono divieti assoluti: il principio più importante è sempre quello di ridurre il più possibile l’assunzione di sodio e, di conseguenza, di mangiare meno alimenti che contengono sale. Tra questi ultimi rientrano inevitabilmente anche la carne e i salumi, ma essi non sono banditi dalla dieta DASH: le fonti di proteine animali devono essere comunque parte integrante del menu settimanale, prestando però attenzione a non salare i piatti e a privilegiare carni bianche, pesce e salumi a basso contenuto di sodio rispetto invece alle carni rosse contenenti grassi. I salumi con meno sale sono la mortadella, il prosciutto cotto e lo speck, ma è importante sottolineare come tutti i salumi di qualità siano oggi prodotti con un ridotto impiego di sale e additivi per migliorarne il profilo nutrizionale e andare incontro alle richieste dei consumatori in termini di mangiare sano.

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