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Nov
Tra le proprietà nutrizionali dei salumi e degli alimenti in generale quelle che riscuotono maggiore interesse da parte dei consumatori sono relative al valore calorico. Così, prima di voler conoscere le quantità di grassi, proteine e sali minerali contenuti negli affettati, ci si chiede quante calorie hanno salumi e insaccati.
Il fabbisogno calorico indica la quota di energia da assumere giornalmente con l’alimentazione per sopperire alla necessità dell’organismo per le attività metaboliche e a quelle del corpo per le azioni che compiamo durante il giorno. Ogni alimento ha un apporto calorico differente, non modificabile attraverso la cottura del cibo, ed è importante quantificare le calorie complessive dei pasti per bilanciare adeguatamente la dieta quotidiana evitando eccessi calorici o, all’opposto, carenze.
Le calorie degli alimenti, espresse in Kcal (chilocalorie), sono importanti ma lo sono altrettanto anche gli altri nutrienti essenziali presenti nel cibo: proteine, carboidrati, lipidi, minerali, vitamine, fibre, ecc. Per ognuna di queste sostante il nostro organismo necessita infatti di raggiungere un’adeguata quota giornaliera, che deve essere garantita con l’alimentazione nel caso in cui il nostro corpo non sia in grado di sintetizzare autonomamente tali molecole. Ecco perché, a parità di valore calorico tra due alimenti o tra due salumi, si può preferire l’uno piuttosto che l’altro in base all’apporto nutrizionale generale.
Premesso che la porzione standard di affettati e insaccati è di 50 g (clicca qui per sapere a quante fette corrisponde una porzione) e che i prodotti di carne italiani sono oggi estremamente migliorati dal punto di vista della composizione in macronutrienti e micronutrienti risultando quindi di sempre maggiore qualità, possiamo affermare che i salumi meno calorici sono:
I salumi a valore calorico più elevato (è infatti sbagliato parlare di salumi più grassi) sono invece: