21
Nov
Chi non ha mai affogato i propri dispiaceri in un barattolino di gelato? E chi non ha mai fatto ricorso al proprio cibo preferito per scacciare i cattivi pensieri, o anche solo per consolarsi dopo una delusione o al termine di una giornata difficile? È il cosiddetto comfort food, alimenti che soddisfano bisogni emotivi oltre che nutrizionali.
Con il termine comfort food si indicano i cibi o i piatti a cui ognuno di noi è fortemente legato a livello emotivo o psicologico, per propri trascorsi personali – perché ce li preparava la nonna o semplicemente perché ad essi colleghiamo ricordi di momenti piacevoli. Consumare questi alimenti nostalgici ha una funzione consolatoria e gratificante e di conseguenza spesso vi ricorriamo come forma di auto-risarcimento di fronte a un torto subito, per compensare vicende negative del vissuto quotidiano o semplicemente per sfuggire dallo stress emotivo.
I più classici esempi di comfort food nella cucina italiana sono:
È sufficiente questo elenco per comprendere che gli alimenti per combattere la tristezza sono cibi appaganti, sia dolci sia salati, ricchi di gusto ma spesso e volentieri rischiano di sconfinare nel junk food: cibi iper calorici, grassi e super processati (scopri quali sono gli alimenti processati), che possono mettere a rischio la salute o squilibrare l’alimentazione.
Esistono comfort food sani e genuini? Sì: potenzialmente qualsiasi alimento può avere una valenza psicologica e consolatoria, anche se difficilmente mangiare un’insalata riuscirà a scacciare tristezza e malinconia. Tra le specialità italiane che possiamo eleggere a cibi del cuore sono entrati a pieno titolo anche i salumi: assaporare una fetta di prosciutto cotto oppure degustare un salame appena affettato come facevamo da piccoli può rappresentare per molti un’esperienza di conforto alimentare particolarmente significativa.
Perché gli affettati sono un comfort food salutare? Innanzitutto per la loro bontà: gli alimenti consolatori sono piacevoli da mangiare, al punto da rischiare spesso di esagerare con le dosi, e questo è innegabile per i salumi, dei quali una fetta tira l’altra; inoltre dal punto di vista nutrizionale i comfort food sono cibi che danno energia e riescono di conseguenza a ricaricarci, non solo emotivamente: niente di più vero per gli affettati, che sono ideali per la dieta degli sportivi e post allenamento proprio per la loro capacità di reintegrare minerali e nutrienti persi durante lo sforzo fisico. Infine, la presenza nei salumi di sostanze che favoriscono il buonumore fa di loro un ottimo cibo della felicità: ne è un esempio concreto la Bresaola della Valtellina, che possiede elevate dosi di triptofano, un amminoacido essenziale precursore della serotonina (scopri di più sul perché mangiare bresaola per essere felici).