21
Nov
Le future mamme si interrogano spesso sull’alimentazione da seguire in gravidanza: cosa si può mangiare nei nove mesi prima del parto e cosa invece no? Come devono cambiare le abitudini alimentari di una donna incinta? Tra le domande più ricorrenti ci sono i dubbi e le preoccupazioni sul rischio di contrarre la toxoplasmosi mediante il cibo e di trasmetterla al feto, con possibili gravi conseguenze per il nascituro.
Sul nostro blog abbiamo già provato a spiegare quali salumi si possono mangiare in gravidanza senza pericolo (clicca qui per saperne di più), sottolineando come secondo medici e nutrizionisti sono i salumi cotti a non rappresentare alcun tipo di rischio per la salute di mamma e bambino, come per esempio la Mortadella, mentre insaccati e salumi crudi sono generalmente indicati come alimenti da evitare durante la gravidanza.
Tuttavia, gli stessi esperti della comunità scientifica sono oggi concordi nell’affermare che anche il consumo di alimenti potenzialmente a rischio toxoplasmosi, come la carne, può essere ammesso a determinate condizioni: in particolare, è possibile mangiare i salumi in gravidanza se congelati in precedenza. Vediamo insieme perché.
La toxoplasmosi è una malattia che non si trasmette mediante virus o batteri – e di conseguenza non passa da uomo a uomo – ma soltanto attraverso il toxoplasma gondii, un protozoo che è presente in alcuni animali e in particolare nei gatti, che pertanto possono essere veicolo di infezione, anche tramite la contaminazione di frutta e verdura con le feci: da qui il consiglio di lavare sempre accuratamente frutta e verdura per evitare il rischio toxo.
Recenti test scientifici hanno dimostrato che la permanenza della carne nel congelatore per almeno 3 giorni uccide il toxoplasma e rende pertanto innocui gli alimenti. Sulla base di queste evidenze, è possibile affermare che salumi di qualità come la Bresaola e il Prosciutto Crudo possono essere consumati anche da donne in gravidanza previo surgelamento, a patto ovviamente che il salume venga messo in freezer almeno 72 prima di mangiarlo.
È inoltre importante ricordare che c’è differenza tra congelare e surgelare. La congelazione consiste nel riporre gli alimenti nel freezer di casa, a una temperatura che varia tra -18° e -25° C, mentre la surgelazione è il processo industriale che avviene mediante appositi macchinari che raggiungono temperature sotto zero anche molto elevate, come i -80° C. La diversità di abbattimento della temperatura comporta importanti differenze tra congelare e surgelare i cibi: la surgelazione industriale, infatti, permette di mantenere le caratteristiche organolettiche e i valori nutrizionali degli alimenti più a lungo e in maniera più efficace, mentre il processo di congelamento in freezer avviene inevitabilmente più lentamente e a temperature più alte. Ecco perché i cibi e le carni congelate in freezer devono essere consumati nel giro di massimo 60 giorni per evitare qualsiasi tipo di pericolo alimentare.