21
Nov
Ancora oggi, trascorsi tre mesi dal lockdown di marzo, milioni di italiani sono ancora in regime di smart working. E se lavorare da casa ha indubbiamente i suoi vantaggi, sono emerse anche alcune controindicazioni del lavoro da remoto: una giornata lavorativa più lunga, la difficoltà a concentrarsi per le maggiori distrazioni (bambini e vicini rumorosi su tutti), l’alimentazione durante il lavoro.
Le abitudini alimentari legate allo smart working sono inevitabilmente diverse da quelle consolidate della vita d’ufficio. C’è chi si dimentica di staccare per fare un salutare spuntino di metà giornata e chi invece incappa nel rischio di mangiare in continuazione: le conseguenze sono aumento di stress e peso.
I cali di energia durante il lavoro possono essere facilmente evitati con un’alimentazione corretta. Per mantenere la concentrazione, l’attenzione e la produttività è importante fare attenzione a quello che mangiamo. Smart working non deve essere sinonimo di smart eating: il lavoro agile non deve eliminare la cura nella scelta degli alimenti e dei momenti in cui fare una pausa dalle attività per ricaricarsi con il cibo. A condizione che sia quello giusto.
Tra i tanti nutrienti che possiamo assumere con il cibo le vitamine sono tra i più importanti, perché contribuiscono all’azione degli enzimi nell’accelerare le reazioni chimiche necessarie per il funzionamento del nostro organismo: per esempio in ottica di rafforzamento delle difese immunitarie, come abbiamo visto in questo articolo. In particolare, le vitamine del gruppo B sono in grado di contrastare stanchezza e cattivo umore, migliorando la reattività sul lavoro e incrementando il nostro livello di energia.
Quali sono gli alimenti più ricchi di vitamina B? Troviamo le vitamine del gruppo B in riso, cereali, fiocchi d’avena, uova, piselli, latte. E anche nei salumi: la Bresaola della Valtellina IGP per esempio è un’ottima fonte di vitamina B, oltre che di proteine e di sali minerali in quantità. La Bresaola contiene vitamina B6 e vitamina B12. La vitamina B6 contribuisce a sintetizzare la serotonina e interviene nei processi che coinvolgono i neurotrasmettitori, aiutando così a migliorare la concentrazione e a combattere insonnia e irritabilità. Lo scopo della vitamina B12, invece, è quello di aiutare il sistema nervoso e le capacità cerebrali e mnemoniche, facendoci essere più produttivi nei lavori di concetto.
Ecco perché la Bresaola della Valtellina IGP non deve mancare tra gli alimenti sani per gli smart worker. E se volete un consiglio su come prepararla, scoprite le nostre squisite ricette con la bresaola.