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Tra gli alimenti fonti di vitamine per il nostro organismo ci sono anche le carni e i salumi, che possiedono un buon contenuto di vitamina A, vitamina D, vitamina E e soprattutto vitamina B. Quelle del gruppo B sono in realtà più vitamine classificate insieme per convenzione: di queste, quelle più presenti in salumi e affettati sono la vitamina B12 (scopri di più) e la vitamina B6, di cui ci occupiamo in questo articolo.
La vitamina B6 è una vitamina idrosolubile (in grado cioè di sciogliersi in acqua) e termolabile (cioè sensibile al calore, per cui va incontro a deterioramento con le alte temperature: scopri quali nutrienti si perdono con la cottura del cibo) chiamata anche piridossina o vitamina Y. Una volta introdotta con l’alimentazione e assorbita a livello intestinale, la vitamina B6 viene immagazzinata soprattutto nel fegato, da cui viene poi trasportata alle cellule di tutto il corpo attraverso il plasma dopo essere stata trasformata in coenzima attivo.
Le funzioni della vitamina B6 ne spiegano l’importanza. Essa è infatti coinvolta:
Il fabbisogno giornaliero di vitamina B6 è compreso tra 1,1 mg (limite minimo per le donne) e 2 mg (dose quotidiana media per un uomo adulto) e proprio a causa della loro idrosolubilità è necessario assumere le vitamine B6 con l’alimentazione: una carenza di vitamina B6 può infatti causare sintomi come stanchezza, debolezza, disturbi del sonno e un maggiore rischio di calcoli renali.
Tra i cibi ricchi di vitamina B6 troviamo in modo particolare quelli di origine animale, poiché negli alimenti vegetali la vitamina B6 risulta indisponibile in quanto legata ad altre sostanze (glicosidi o proteine) e quindi non assimilabile. Buone fonti di vitamina B6 sono quindi: