03
Feb
A fianco della rinomata Val Fontana, sopra Ponte in Valtellina e a breve distanza da Sondrio, si trova una valle parallela sicuramente meno nota ma forse per questo ancora più segreta e da scoprire: si tratta della Val di Rhon (o val di Ron), posta al confine con il comune di Tresivio, che alle prime pendici ripide e chiuse contrappone ampie lande erbose alle altitudini superiori. Un vero scrigno da aprire e da esplorare: ecco l’itinerario per farlo, con una escursione in montagna lunga ma adatta a tutti.
Per iniziare questa escursione in media Valtellina bisogna raggiungere in auto San Bernardo, località situata sui monti sopra Ponte in Valtellina e Chiuro: saliamo dopo aver lasciato la statale 38 della Valtellina, alcuni km dopo Sondrio in direzione Bormio, e staccandoci sulla sinistra seguendo le indicazioni per San Bernardo (ignorando invece i cartelli per la Val Fontana). Lasciamo l’auto nel parcheggio dell’agriturismo a quota 1260 metri, dove la strada termina, e ci incamminiamo.
La direzione del sentiero è quella per l’alpe Campo, Capanna di Rhon e Vetta di Rhon. Dopo aver raggiunto e superato la località Strefodes a quota 1384 metri, percorriamo un tratto nel bosco fino a giungere in località Crocetta di Campo e poco dopo ai 1680 metri dell’alpe Campo. Prendiamo ora a sinistra in direzione Massarescia, una radura situata poco sopra quota 1700 metri. Sempre seguendo le indicazioni per Vetta di Rhon continuiamo la salita sul versante orientale della Val di Rhon fino a giungere alla baita di Val di Rhon: serve camminare ancora per circa un’ora per guadagnare quota 2164 metri.
Alle spalle del baitone dell’alpe Rhon possiamo raggiungere un piccolo laghetto alpino che si trova in una conca a quota 2300 metri. Il panorama sulla vetta di Rhon e sulle vallate sottostanti è davvero spettacolare. Il ritorno segue la medesima via, con la possibilità compiere una deviazione passando per l’alpe Campondola.
Un panino gourmet con il salame? Certo che si può, con il salame giusto: per esempio il Salame Campagnolo Menatti, un insaccato rustico ma dal sapore nobile, con la pezzatura ideale per farcire un panino (scopri quanto affettato mettere nei panini) e prodotto senza impiego di glutine con una stagionatura di almeno 30 giorni. E poi servono altri ingredienti scelti: bietola rossa croccante ottenuta passando in padella la bietola con un filo d’olio EVO e uno spicchio d’aglio e lasciando cuocere qualche minuto coprendo con il coperchio; una speciale besciamella al parmigiano preparata aggiungendo farina e latte al burro fuso in un tegame, per poi versare abbondante parmigiano grattugiato mescolando continuamente il tutto; una spolverata finale di curcuma per dare un tocco speziato al nostro panino al salame.