03
Feb
Abbiamo già provato in estate il percorso fino all’Alpe Granda sopra Buglio in Monte, in Valtellina (l’abbiamo descritto qui)? Allora dobbiamo farlo anche in inverno, con le racchette da neve: quella che nella bella stagione è una piana verde incastonata tra le montagne delle Alpi si trasforma con la neve in una bianca distesa soffice circondata da una natura da cartolina. La ciaspolata al rifugio Alpe Granda è semplice, non troppo lunga e lascia davvero a bocca aperta: la riempiremo con un bel panino con prosciutto.
Raggiungiamo Buglio in Monte, percorrendo la SS38 della Valtellina in direzione Sondrio-Bormio e staccandocene sulla sinistra dopo Morbegno, e superiamo l’abitato solivo posto sul versante retico continuando a salire fin dove la strada asfaltata è pulita da ghiaccio e neve: arriviamo alla frazione di Our di cima a 1370 metri, o poco sotto se siamo costretti a lasciare l’auto prima di raggiungerla.
Dalle baite di Our individuiamo facilmente la mulattiera innevata segnalata anche da un cartello che indica l’Alpe Granda a 45 minuti di cammino: con le ciaspole ai piedi ci impiegheremo un po’ di più, ma ne vale decisamente la pena. Seguiamo il sentiero che sale sin dall’inizio ma con pendenze molto leggere fino a raggiungere un bivio dove i segnavia indicano il percorso per l’Alpe Scermendone: noi proseguiamo invece in direzione Alpe Granda inoltrandoci così nel bosco, che se le precipitazioni nevose sono state generose trasmette l’impressione di un luogo incantato e di natura immacolata.
La traccia della mulattiera per l’Alpe Granda rimane sempre visibile sotto i nostri piedi, per cui è facile seguire il percorso e possiamo dedicare lo sguardo al meraviglioso panorama circostante. Senza troppa fatica sbuchiamo infine in un pianoro dove nuovamente troviamo i cartelli segnaletici sulla destra. Qui abbiamo una duplice scelta, se proseguire sulla mulattiera o affrontare l’ultimo tratto dell’escursione ancora nel bosco: in ogni caso la meta della nostra ciaspolata è ormai vicina, la splendida piana dell’Alpe Granda con il suo rifugio si apre stagliandosi tra le vette innevate.
Dall’Emilia-Romagna fino alla Valtellina: il prosciutto crudo Fiocco Cerreto di Menatti è prodotto, lavorato e stagionato all’aria delle colline parmensi, terra d’elezione di questo salume proprio come la provincia di Sondrio lo è per la Bresaola. In nome di questa alleanza geografica, oggi portiamo questo tenero prosciutto crudo senza glutine e senza conservanti aggiunti tra le montagne della Valtellina utilizzandolo come ingrediente di un panino di gran gusto. Prendiamo una ciabattina e vi adagiamo le fette di prosciutto crudo (quante fette? Scopri la giusta quantità di affettato da mettere nel panino), quindi il pecorino giovane tagliato a fette sottili e infine una manciata di pomodorini secchi sott’olio: un mix di sapori diversi che crea un insieme saporito ed elegante.