03
Feb
Le Torri di Fraele in Alta Valtellina sono avamposti militari che testimoniano un’epoca passata di scontri militari e relazioni commerciali tra la valle di Bormio e il Tirolo austriaco (Val Monastero): risalgono alla fine del 1300 e ancora oggi vegliano sull’Alta Valtellina. Da qui è possibile con una escursione trekking non impegnativa e adatta a tutti raggiungere la cima del Monte Scale, una delle vette più panoramiche della zona di Bormio, sovrastata da una croce di grandi dimensioni che si nota – anche perché illuminata di notte – dal fondovalle. Ecco l’itinerario per il monte Scale con partenza dalle Torri di Fraele (lago delle Scale).
Questa escursione in Alta Valtellina ha inizio dalle Torri di Fraele, luogo simbolo di questa zona, che si possono raggiungere in auto da Bormio, salendo in direzione Livigno e prendendo poi in località Fior d’Alpe la strada per Cancano (in alternativa è possibile anche raggiungere a piedi le Torri di Fraele percorrendo la decauville con partenza ad Arnoga). Lasciamo l’automobile nel parcheggio che si trova poco oltre le due torri, vicino al lago delle Scale.
Individuiamo dal parcheggio il cartello segnaletico con le indicazioni per il Forte delle Scale e la Croce delle Scale e seguiamo il sentiero che, dopo un breve tratto in piano, ci porta a un nuovo cartello: qui prendiamo a sinistra. La traccia inizia a salire fino a raggiungere il bivio per Premadio, il paese che si trova a valle: ignoriamo questa deviazione e proseguiamo verso destra entrando nel bosco, seguendo il sentiero numerato 174.
La strada sale non troppo ripida affrontando vari tornanti e offrendo bellissimi scorci panoramici sulla valle di Fraele, la diga di Cancano e la val Forcola. Dopo aver incrociato una statua della Madonna collocata in un anfratto nella montagna, percorriamo diversi scalini ricavati tra i sassi fino a raggiungere e superare senza difficoltà un breve passaggio esposto in prossimità di un canalino di rocce. Guadagniamo così il tratto erboso che collega le due cime del Monte Scale.
Qui ci troviamo di nuovo a un bivio: prendendo diritto e attraversando una galleria scavata nella roccia raggiungiamo rapidamente il Forte del Monte Scale, che controllava lo Stelvio durante la Prima Guerra Mondiale e che oggi offre invece una vista mozzafiato su Bormio e la sua vallata. Tornando al bivio e prendendo invece verso sinistra possiamo rapidamente salire fino a quota 2495 metri di altezza, sulla cima più bassa del Monte Scale: qui si trova la grande croce del Monte Scale, vicino alla quale sorge anche la statua di un soldato. La vista è semplicemente straordinaria e spazia dalla cima Piazzi al ghiacciaio dei Forni fino alla Reit bormina.
Ci ristoriamo dopo la camminata in montagna con un picnic a base di pane e speck, un salume molto diffuso nel Bormino proprio per le comunicazioni commerciali con l’attuale Alto Adige, patria dello speck. Un altro ingrediente tipico che utilizziamo per farcire il nostro panino tirolese è il rosti di patate, una ricetta di origine svizzera che si prepara con le patate sbucciate, grattugiate grosse e mescolate con farina, sale e pepe, a cui viene data una forma rotonda utilizzando un coppapasta per poi cuocerle in padella con olio ben caldo. Componiamo il panino di montagna con uno strato di spinacini, le fette di speck Menatti, il rosti di patate e le fette di formaggio Casera locale.