03
Feb
Andare in montagna in Valchiavenna permette di cogliere le differenze rispetto alla Valtellina, dal momento che la valle di Chiavenna presenta una conformazione e caratteristiche naturali diverse e peculiari. Anche in questi luoghi è possibile effettuare escursioni semplici e di media durata, come quella che da Samolaco – sul fondovalle – porta al maggengo di Paiedo a quota 900 metri circa, da dove è possibile godere di una splendida vista sulla Valchiavenna.
Punto di partenza di questa escursione in Valchiavenna è Era, frazione principale del comune di Samolaco, che possiamo raggiungere percorrendo la SS36 dello Spluga in direzione Chiavenna e staccandocene all’altezza di Novate Mezzola, seguendo le indicazioni per Era e Gordona e – dopo il sottopasso ferroviario – prendendo la strada provinciale Trivulzia. Raggiunta Era, lasciamo l’auto nel parcheggio della chiesa di Sant’Andrea.
Seguiamo a piedi la strada asfaltata verso Paiedo che sale oltre la chiesa parrocchiale di Samolaco e dopo un paio di tornanti intercettiamo una strada sterrata che procede in direzione nord, che tuttavia ignoriamo proseguendo sulla pista asfaltata. Superiamo una cappelletta e dopo un breve tratto in discesa giungiamo nel punto in cui la strada si congiunge con quella che sale da Casenda e Fontanedo: noi però continuiamo nell’ascesa, fino al tornante posto sotto la località Ronco.
Troviamo, segnalata da un segnavia bianco-rosso, la mulattiera che sale verso Paiedo e, più avanti, un cartello con le indicazioni del sentiero D17 verso l’alpe Cortesella e il passo Canale, che dà la nostra meta a un’ora di cammino. Lo seguiamo e procediamo in un’ascesa graduale ma costante, che dopo aver superato la località Monte Andrioli ci porta fino alla fascia di prati di Paiedo a quota 886 metri di altezza, con l’antico nucleo di case e la chiesetta di San Francesco a proteggere l’intero maggengo.
Per preparare il panino per lo spuntino in montagna di oggi ci lasciamo ispirare dai profumi dei boschi, che rappresentano la cornice dell’itinerario alpino da percorrere, e proviamo uno dei numerosi abbinamenti tra frutta e salumi diversi da quelli più tradizionali. Il protagonista del nostro panino di montagna è il prosciutto cotto, e non uno qualsiasi bensì il Prosciutto Cotto Valcotto Menatti, un prosciutto cotto alta qualità senza glutine e senza derivati del latte, e l’accostamento è quello con i frutti di bosco rossi come ribes, lamponi e fragoline di bosco. Sulla base del pane spalmiamo una crema di frutti rossi fatta in casa ottenuta passandoli in un pentolino con un po’ di burro e poi frullandoli, poi aggiungiamo le fette di prosciutto cotto e infine cospargiamo con una manciata di mandorle tostate in padella.