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Ott
Anche quest’anno è stato pubblicato il rapporto Ismea-Qualivita sulla DOP economy italiana: la relazione 2023, giunta alla 21esima edizione e relativa al 2022, fotografa l’andamento delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane contrassegnate da marchi DOP, IGP e STG e, come già accaduto negli ultimi anni (scopri di più), evidenzia una forte crescita di questo particolare settore.
Stando al rapporto Ismea-Qualivita 2023, la DOP economy è il comparto che cresce maggiormente in Italia: nel 2022 i prodotti DOP e IGP hanno generato un fatturato di 20,2 miliardi (prima volta al di sopra della soglia dei 20 miliardi), pari al 20% del fatturato complessivo dell’industria agroalimentare italiana e con un aumento del 6,4% rispetto all’anno precedente. A ottenere ottimi risultati sono anche le esportazioni delle eccellenze made in Italy protette, che fanno registrare un +8,3% per un totale di 11,6 miliardi derivanti dall’export, con particolare ripresa dei mercati extra-UE.
I primi prodotti DOP E IGP per valore alla produzione a livello nazionale sono principalmente formaggi e salumi:
Il rapporto sulla DOP economy prende in considerazione anche le singole regioni italiane in base alla loro produzione di eccellenze a marchio registrato. La Lombardia è sul podio, collocandosi al terzo posto per impatto trainata soprattutto dalle filiere dei formaggi, del vino e dei prodotti a base di carne.
I prodotti DOP e IGP lombardi sono in totale 75, tra cui spiccano vini e prodotti tipici del territorio come per esempio:
Questi 75 prodotti made in Lombardia raggiungono un valore vicino ai 2 miliardi di euro (quelli del comparto cibo) e ai 500 milioni di euro (i vini) e pesano complessivamente per il 16% sul valore dell’agroalimentare. Spicca il contributo della provincia di Sondrio, che nonostante la sua estensione e collocazione periferica è terza in Lombardia per valore alla produzione delle proprie eccellenze con 291 milioni di euro, dietro Brescia e Mantova: merito, in modo particolare, della bresaola valtellinese – ricordiamo che la bresaola a marchio IGP può essere prodotta solo nel territorio della provincia di Sondrio – che è la seconda denominazione lombarda a partecipare maggiormente al valore economico (dopo il grana padano).