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Ott
Se i dati di produzione 2023 della Bresaola della Valtellina IGP hanno mostrato una flessione sul mercato nazionale, già prontamente controbilanciata dalla netta ripresa di inizio 2024 (scopri qui tutti i dati sulla bresaola in Italia), per quanto riguarda l’estero il volume delle esportazioni si è invece confermato, con addirittura una leggera crescita rispetto all’anno precedente e una progressiva espansione del salume tipico valtellinese verso nuove frontiere.
Ricordiamo, come doverosa premessa, che i dati comunicati dal Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina IGP riguardano appunto solo la bresaola certificata a marchio IGP, prodotta da 15 salumifici autorizzati in provincia di Sondrio – riuniti nell’omonimo consorzio – e considerata l’autentica bresaola originale valtellinese. Delle quasi 12.000 tonnellate di bresaola prodotte nel 2023 poco più del 5% (il 5,09% per l’esattezza) è stato destinato all’estero: l’export di bresaola IGP ammonta a 603 tonnellate complessive, in leggera ma significativa crescita rispetto al 2022, per un valore totale di 13,3 milioni di euro (in questo caso in minima flessione: -1,71%).
La diffusione della bresaola italiana al di fuori dei confini nazionali è ormai qualcosa di conclamato, segno di come in tutto il mondo siano apprezzate le qualità di questo salume: leggerezza, profilo nutrizionale ideale per lo sport, elevata componente proteica, alta digeribilità (scopri tutti i benefici della bresaola). In particolare, l’esportazione di bresaola IGP Valtellina si concentra prevalentemente nei Paesi dell’Unione Europea, destinatari del 73% della produzione per l’estero:
Il restante 27% della bresaola esportata nel 2023 dalla zona di produzione della Valtellina verso l’estero si concentra su Paesi extra UE, tra cui:
In questa particolare fetta di mercato l’export di bresaola a marchio IGP è cresciuto nell’anno precedente del 10,7%: segno che la richiesta e il consumo di bresaola nei Paesi extra-europei sono in forte incremento. Particolarmente significativa è la crescita delle esportazioni nei mercati del Medio Oriente, in Paesi di religione islamica: la bresaola è infatti consentita per i musulmani poiché è un salume di carne bovina e non di maiale, superando in questo modo qualsiasi barriera religiosa.
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