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La bresaola si conferma uno dei salumi più acquistati dai consumatori italiani e internazionali e mantiene un posto di rilievo come alimento proteico nelle diete degli sportivi e di chi adotta uno stile di vita attivo. I dati di produzione della Bresaola IGP mostrano tuttavia alcuni scostamenti nel 2022 rispetto all’anno precedente, evidenziando mutati comportamenti di acquisto e di consumo.
Nel 2021 i consumi di bresaola avevano conosciuto una netta ripresa dopo l’importante flessione legata alla pandemia e al conseguente lockdown (scopri i dati della bresaola nel 2021). Nel 2022 il salume valtellinese non è riuscito a mantenersi su questi stessi livelli, in particolare per quanto riguarda la produzione: secondo i dati diffusi dal Consorzio di Tutela, la Bresaola della Valtellina IGP prodotta nel 2022 ammonta a un totale di 12.300 tonnellate, circa un milione di kg in meno rispetto all’anno precedente con una flessione dell’8,2%.
Anche la materia prima della bresaola avviata alla produzione nei salumifici della Valtellina fa segnare un calo, con circa 35mila tonnellate di carne selezionata pari a -7,8%. Tuttavia, ci sono anche risultati positivi per la bresaola valtellinese certificata: il segno più si registra nel valore al consumo, pari a 492 milioni di euro nel 2022 (+0,6% sul 2021), mentre l’impatto economico della bresaola sulla zona di produzione (la provincia di Sondrio) è quantificato in 246 milioni di euro ed è in crescita di 2 punti percentuali sull’anno precedente.
Alla luce anche dei dati di vendita relativi alla grande distribuzione, si può pertanto affermare che la filiera della bresaola ha subito le ripercussioni dell’aumento dei prezzi delle materie prime, dei costi di produzione (energia elettrica) e dell’inflazione, mentre i consumatori sono stati spinti – sempre dall’inflazione – a spendere meno per acquistare prodotti alternativi alla bresaola o bresaole di fascia di prezzo più bassa: non dimentichiamo infatti che la bresaola certificata IGP è la autentica bresaola valtellinese, prodotta in Valtellina dai salumifici locali, stagionata all’aria delle montagne e vallate alpine e riconosciuta come Indicazione Geografica Protetta.
Il marchio IGP della bresaola di Valtellina è garanzia di alta qualità e genuinità del prodotto, e la bresaola si conferma un salume molto amato dai consumatori perché alimento leggero e magro e ottima fonte di proteine nobili, di vitamine e di minerali. Le mutate esigenze di spesa degli italiani e il costante rincaro dei prezzi dei beni alimentari hanno inevitabilmente modificato la composizione del carrello, ma la scelta dei salumi più salutari come la bresaola IGP rimane fondamentale per un’alimentazione di qualità con il giusto equilibrio tra cibi di origine animale e cibi di origine vegetale.