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Cos’è il brunch e quando si fa?
Il termine brunch è composto dalle parole inglesi “breakfast” e “lunch” e sta ad indicare un pasto a metà fra colazione e pranzo (simile ad altri neologismi alimentari coniati negli ultimi anni, come per esempio apericena, anche se di brunch non esiste un corrispettivo italiano).
Il momento della giornata in cui fare il brunch, di conseguenza, è la tarda mattinata (solitamente tra le 11 e le 14), quando è troppo tardi per fare colazione ma è ancora troppo presto per pranzare: il brunch risolve dunque l’impaccio facendo sia da primo che da secondo pasto della giornata, e non per nulla il giorno ideale per fare il brunch è solitamente la domenica, quando ci si sveglia tardi e si ha più tempo a disposizione.
Ma cosa si mangia in un brunch? Un po’ di tutto, verrebbe da dire: gli alimenti che non possono mancare nel brunch sono quelli classici della colazione e alcuni cibi più tipici del pranzo. Il risultato è un mix di ingredienti dolci e salati, che poi è anche una delle caratteristiche vincenti di questo pasto: anche per questo motivo il brunch può essere considerato come l’unione della colazione continentale e della english breakfast.
Le bevande e gli alimenti tipici del brunch sono:
Gli affettati sono un ingrediente classico dei migliori brunch, soprattutto quelli che si ispirano alla tradizione di questa usanza che discende direttamente dai Paesi anglosassoni. In questi luoghi le fette di salumi non possono mancare sulla tavola apparecchiata per il brunch e la scelta non potrebbe essere più azzeccata: non solo per una mera questione di gusto, poiché grazie alla loro versatilità gli affettati si abbinano facilmente con i cibi dolci creando un gradevole contrasto dolce-sapido, ma anche dal punto di vista nutrizionale in quanto mangiare salumi a colazione è un’ottima prassi per iniziare la giornata con un primo pasto proteico che fornisce energia e nutrienti importanti.
I salumi migliori per il brunch sono: