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È stato pubblicato anche quest’anno il rapporto Ismea-Qualivita relativo al settore dei prodotti a marchio DOP e IGP made in Italy e secondo i dati aggiornati la cosiddetta DOP economy italiana vale 20,2 miliardi di euro, in crescita del 52% rispetto a dieci anni fa. Buone notizie arrivano anche per la Lombardia, per la Valtellina e di conseguenza per la bresaola.
Le filiere di alimenti e vini a indicazione geografica DOP, IGP e STG sul territorio italiano danno vita a un sistema economico che nel suo complesso viene denominato DOP economy e comprende al proprio interno un totale di 856 eccellenze agroalimentari del nostro Paese a marchio protetto, di cui:
La DOP economy contribuisce per il 19% al fatturato complessivo del comparto agroalimentare italiano e l’Italia si conferma il primo Paese al mondo per numero di prodotti a marchio protetto: con i 38 nuovi prodotti riconosciuti nel corso del 2024, il totale di DOP, IGP e STG nel mondo ha raggiunto i 3428 prodotti, di cui ben 3193 sono europei e 236 sono extra UE. Dopo l’Italia, prima con 856 eccellenze, al secondo posto c’è la Francia con 717 e al terzo la Spagna con 366.
Il primo prodotto DOP italiano secondo il rapporto 2024 è il Grana Padano DOP, con un valore alla produzione di 1,88 miliardi di euro, seguito da:
Come si può notare, oltre al comparto dei formaggi che è particolarmente trainante, i salumi a marchio DOP e IGP compaiono ai primi posti della classifica della DOP economy italiana: l’intero settore dei prodotti a base di carne, secondo il rapporto, vale complessivamente 2276 milioni di euro.
Il comparto agroalimentare lombardo a denominazione protetta vale poco più di 2 miliardi di euro, dato che issa la DOP economy della Lombardia al secondo posto tra le regioni italiane, dietro solo all’Emilia-Romagna, mentre scala al terzo posto contando sia il cibo sia il vino. Le filiere DOP e IGP lombarde sono 75 e tra queste spiccano soprattutto quelle dei formaggi (69% del totale regionale), del vino (19%) e dei salumi (11%). La migliore provincia lombarda per DOP economy è Brescia seguita da Mantova e Cremona, mentre la provincia di Sondrio con 278 milioni di euro di valore alla produzione si colloca al quarto posto a livello regionale e soprattutto rientra nelle prime 15 province d’Italia per impatto economico dei cibi DOP e IGP classificandosi undicesima.
Il merito è ovviamente dei prodotti a marchio DOP e IGP della provincia di Sondrio, e in particolar modo della Bresaola della Valtellina IGP che è tra i primi 15 prodotti italiani a denominazione protetta per valore alla produzione e al quarto posto fra i salumi. La Bresaola IGP valtellinese fa infatti registrare un valore alla produzione di 225 milioni di euro a livello nazionale, e considerando che il territorio di produzione della bresaola a marchio IGP coincide con i confini geografici della provincia di Sondrio si comprende l’incidenza del salume tipico locale sulla DOP economy valtellinese e lombarda.