Quali affettati made in Italy sono i più buoni secondo una ricerca in Italia

Le classifiche dei salumi più amati dagli italiani lasciano forse il tempo che trovano, nel senso che ogni anno le preferenze dei consumatori – o perlomeno di quelli intervistati – in fatto di affettati e insaccati sembrano spostarsi da un prodotto all’altro (per esempio, la bresaola è stata eletta come salume preferito dai turisti: scopri di più). Tuttavia, queste ricerche e graduatorie sono utili per comprendere l’orientamento di chi acquista e le mode alimentari del momento. E in questo momento, il gradino più alto del podio è occupato dal prosciutto crudo.

I salumi freschi e le regioni coi migliori salumi

La nuova indagine è stata condotta dall’Osservatorio Alimentare di Berkel e ha analizzato le tendenze relative ai salumi made in Italy all’interno dei confini nazionali. In base alle risposte del campione preso in esame, si afferma una netta prevalenza del consumo di salumi freschi e questo segna un’inversione di tendenza rispetto al recente passato: se pandemia e lockdown avevano lanciato la crescita degli affettati in vaschetta e dei salumi confezionati pronti all’uso (scopri di più), ora la stragrande maggioranza degli italiani (oltre l’84% degli intervistati) predilige il taglio fresco al banco dei salumi oppure affettare i salumi al momento con l’affettatrice (scopri come scegliere l’affettatrice migliore).

Dal punto di vista territoriale emerge la grandissima varietà geografica dei salumi italiani e la ricchezza della tradizione locale. È stato infatti chiesto ai consumatori quale regione produce i migliori affettati e le risposte sembrano concordare quasi all’unanimità, dal momento che la vincitrice ha un distacco piuttosto ampio dalle altre. Secondo la ricerca le regioni con i salumi più buoni sono:

• l’Emilia-Romagna, patria del Prosciutto Crudo di Parma, della Mortadella (detta anche Bologna: scopri di più) ma anche di pancetta, salame e altri salumi locali, con il 30% delle preferenze;
• la Toscana (10%), famosa soprattutto per i suoi salami tipici;
• il Trentino-Alto Adige, dove nasce lo speck di montagna, con il 9%;
• la Lombardia, trainata dalla Bresaola della Valtellina IGP prodotta in provincia di Sondrio, che si ferma al 6,7%;
• la Calabria, con i suoi tipici salumi piccanti e il 6% dei voti.

I salumi preferiti dagli italiani: la classifica

E veniamo alla classifica dei salumi più amati in Italia: qui la competizione si è rivelata più combattuta, con differenze piuttosto assottigliate tra l’una e l’altra posizione, ma ad uscire vincitore è stato il prosciutto crudo che quindi si aggiudica la palma dell’affettato preferito dagli italiani, davanti al suo eterno rivale prosciutto cotto e forse un po’ a sorpresa il salame, che pur non essendo tra i salumi più magri (scopri quali sono) mantiene un fascino e un gusto al quale è difficile resistere. Ecco la graduatoria completa dei top salumi italiani:

1. il prosciutto crudo, votato da quasi il 30% degli intervistati come il loro affettato preferito, con il suo gusto sapido e la sua leggerezza;
2. il prosciutto cotto, che si ferma al 16,8% delle preferenze ma si conferma un salume buono, digeribile e ad alto valore nutrizionale;
3. il salame, staccato solo di mezzo punto percentuale dal secondo posto, un insaccato tradizionale diffuso in tutta Italia in tantissime tipologie e varianti;
4. la mortadella (11%), che sta aggiungendo sempre più alla tradizionale golosità anche un valore di salume benessere;
5. la bresaola, in questa ricerca indicata solo dal 10% degli intervistati ma sicuramente un salume che occupa un posto speciale nell’alimentazione degli sportivi e nelle diete proteiche;
6. lo speck, che totalizza il 5,6% delle preferenze.

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