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Il prodotto più famoso della Valtellina? Senza alcun dubbio la Bresaola. Ma è una dura lotta con i pizzoccheri e con altre eccellenze enogastronomiche della provincia di Sondrio, un territorio che si distingue per la ricchezza di prelibatezze in diversi settori agroalimentari: dal vino al miele, dai salumi alle farine. Una varietà tale che i cibi valtellinesi più noti possono dare vita a una piramide alimentare locale perfettamente funzionale: scopriamola.
La piramide alimentare (o in alternativa il tempio alimentare, un nuovo modello proposto da alcuni studiosi) è una rappresentazione schematica che sintetizza il modello nutrizionale della dieta mediterranea, riportando all’interno dei diversi livelli della piramide i cibi e le rispettive porzioni settimanali consigliate per un’alimentazione sana e bilanciata. Dal gradino più basso – dove troviamo gli alimenti da consumare ad ogni pasto principale – a quelli più alti che includono i prodotti indicati per un consumo giornaliero, settimanale o mensile, la piramide alimentare raggruppa cibi di diversa natura – animale e vegetale, sostanze naturali o prodotti industriali – allo scopo di fissare un regime nutrizionale ricco, diversificato ed equilibrato.
I nutrizionisti del Centro Studi Sprim hanno elaborato una piramide alimentare della Valtellina adattando il modello universalmente noto con l’esclusiva presenza di alimenti tipici della provincia di Sondrio. Il risultato è, comunque, una dieta completa e salutare, bilanciata nel contenuto nutrizionale. Ecco i cibi che la compongono.
Alla base della piramide troviamo gli alimenti vegetali, e in particolare frutta e verdura. La Valtellina può offrire in questo settore un prodotto di eccellenza coltivato su tutto il territorio provinciale: le mele valtellinesi, che si fregiano del marchio IGP, tipiche mele di montagna con sapore intenso e ottime fonti di ferro, vitamine e fibra (a patto di mangiarle con la buccia).
Sempre nel primo gradino della piramide ci sono i cereali, raccomandati in ogni pasto principale. I cereali in Valtellina sono rappresentati dal grano saraceno, una coltivazione tipica locale che è alla base dei celebri pizzoccheri della Valtellina, il piatto tipico più famoso di Sondrio e provincia: una pietanza che, senza eccedere con i condimenti e in particolare con il burro, apporta fibre e sostanze con potere antiossidante.
Al gradino successivo della piramide alimentare ecco i latte e i suoi derivati, consigliati per il consumo giornaliero in 2-3 porzioni. Oltre al latte fresco di montagna proveniente da animali allevati sul territorio alpino, la Valtellina ci offre una ricca produzione di formaggi locali e d’alpeggio: i più rinomati sono quelli che da anni si fregiano del marchio Denominazione d’Origine Protetta, ovvero il Casera DOP e il Bitto DOP, due eccellenze valtellinesi ricche di gusto e di calcio.
La carne nella piramide alimentare occupa un posto di rilievo: si trova nei gradini più alti perché al consumo giornaliero si preferisce quello settimanale (l’indicazione, secondo la dieta mediterranea, è di mangiare carne 2-3 volte alla settimana: scopri di più), ma l’apporto di proteine nobili, sali minerali, omega-3 e altri nutrienti contenuti negli alimenti di origine animale è fondamentale per l’organismo e per la salute. I salumi e gli affettati sono una valida alternativa alle carni rosse e la Valtellina è la patria del salume più magro e leggero in assoluto: la Bresaola della Valtellina IGP, i cui benefici sono molteplici e acclarati, dall’alta digeribilità agli effetti positivi sull’umore.
La punta della piramide alimentare contiene gli alimenti che è opportuno consumare con moderazione, sia in termini di frequenza sia per quanto riguarda le porzioni. Bere un bicchiere di vino a pasto è ammesso dalla dieta mediterranea, e in questo caso possiamo optare per uno dei numerosi vini valtellinesi frutto di una viticoltura eroica sui vigneti terrazzati della provincia di Sondrio: Sforzato di Valtellina, Rosso di Valtellina e Valtellina Superiore sono alcune delle etichette più pregiate. Per quanto riguarda i dolci tipici valtellinesi, ce ne sono molti ma il miele della Valtellina eccelle per essere un prodotto naturale biologico e di montagna.