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Ott
Scaduti i tempi tecnici, il decreto interministeriale del 6 agosto 2020 relativo all’etichettatura dei salumi Made in Italy è entrato in vigore a tutti gli effetti: ecco un piccolo vademecum per capire come cambiano le informazioni riportate sulle etichette di salami, prosciutti e insaccati.
La cosiddetta etichetta Made in Italy per i salumi, con l’obbligo di indicare in maniera leggibile l’origine delle carni suine utilizzate nella lavorazione dei prodotti, è obbligatoria per i produttori dei salumi a partire dal 1° febbraio 2021: il 31 gennaio è infatti scaduto il termine di due mesi della proroga concessa dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’attuazione del Decreto che recepisce le nuove disposizioni dell’Unione Europee per l’etichettatura dei salumi.
Al momento, secondo le indicazioni del Ministero, il decreto si applica fino al 31 dicembre 2021 in via sperimentale.
I prodotti a base di carne con obbligo di etichetta riportante l’origine delle materie prime sono quelli che prevedono l’impiego di carni suine trasformate:
Le nuove etichette dei salumi obbligatorie dal 1° febbraio 2021 riportano informazioni utili per il consumatore relative all’origine delle carni suine di cui sono composti: Paese di nascita, Paese di allevamento e Paese di macellazione degli animali.
Le diciture che si possono trovare sulle etichette dei salumi pertanto sono:
No, i salumi a marchio DOP e IGP – come per esempio il Prosciutto di Parma DOP e la Bresaola della Valtelina IGP – non sono tenuti a conformarsi alla nuova norma e potranno mantenere le loro attuali etichette. Ricordiamo che per i prodotti DOP (Denominazione d’Origine Protetta) vale già l’obbligo di utilizzo esclusivo di materie prime nazionali.
Scopri di più sui prodotti DOP e IGP
Sì, poiché il decreto consente ai produttori di smaltire le scorte ancora senza etichetta di nuova tipologia fino all’esaurimento. Oltre, ovviamente, ai salumi non di maiale che non sono soggetti alle nuove direttive.
No, il decreto ministeriale impone l’obbligo di indicazione del luogo di provenienza delle materie prime solo per i salumi e insaccati di carne suina. Pertanto la bresaola, che è un salume di carne bovina di qualità, rimane esclusa da questo provvedimento: c’è tuttavia un modo sicuro per scegliere una bresaola di alta qualità ed è quello di affidarsi al marchio IGP che caratterizza la Bresaola della Valtellina originale, prodotta, lavorata e confezionata in provincia di Sondrio nel rispetto del disciplinare di produzione del Consorzio di Tutela.