esperienze enogastronomiche in valtellina con la bresaola
Mangiare Bresaola in Valtellina: l’esperienza più autentica per i turisti

Esperienze locali, prodotti autentici: cosa cercano viaggiatori italiani e stranieri

Come è emerso dalla ricerca Doxa commissionata dal Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina IGP (leggi l’articolo), i viaggiatori italiani e stranieri si orientano sempre di più a forme di turismo “like a local”, che puntano cioè a scoprire l’anima più autentica dei luoghi visitati, sottraendosi dai pacchetti preconfezionati e dalle mete di massa. La Valtellina non fa eccezione, e proprio per questo lo stesso Consorzio ha sviluppato la nuova campagna “Destinazione Bresaola” proprio in ottica di ricerca e svelamento della Valtellina più nascosta, proponendo esperienze che vertono sul racconto di storia, cultura e tradizione di alcuni luoghi in provincia di Sondrio e sulla degustazione del suo prodotto più autentico, la bresaola IGP.

 

La conoscenza della Valtellina da parte di valtellinesi, italiani e stranieri

L’indagine condotta da BVA Doxa ha preso come riferimento un campione di interviste online fatte nel mese di aprile 2024 a 1200 italiani di età compresa fra 18 e 74 anni (con sovracampionamenti in provincia di Sondrio) e 2043 stranieri da Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Svizzera di età compresa fra 18 e 64 anni. La conoscenza della Valtellina e dei suoi luoghi del cuore che emerge da queste rilevazioni è la seguente:

  • per i valtellinesi – chi ci è nato e ci vive – le perle nascoste della provincia di Sondrio sono il Sentiero del Pane sopra Tirano (58%), Palazzo Besta a Teglio (47%) e la Val di Mello con le sue palestre di roccia (37%), mentre i migliori prodotti tipici valtellinesi consigliati per esperienze gastronomiche sono i pizzoccheri di Teglio (74%), i salumi e i formaggi da assaggiare all’interno di un crotto (63%), la degustazione di vini e cibi locali in cantina o in trattoria (53%), la visita con assaggio in alpeggio (47%);
  • per gli italiani che vengono da fuori provincia di Sondrio, è innanzitutto importante evidenziare come conoscono la Valtellina e l’hanno già visitata per vacanza (31%), per lavoro (5%) o per trovare parenti o amici (7%), mentre chi non ci è ancora stato ha in mente di farlo con l’obiettivo di rilassarsi nella natura (33%), intraprendere visite enogastronomiche (17%) o percorsi wellness alle terme valtellinesi (11%). Chi ha avuto l’occasione di fare una vacanza in Valtellina ha apprezzato in particolare la Via dei Palazzi a Sondrio e il borgo di Savogno in Valchiavenna tra le mete meno di massa, e ritiene come mestiere più rappresentativo della provincia di Sondrio la lavorazione della bresaola e dei salumi locali;
  • gli stranieri sottolineano l’importanza di fare esperienze turistiche inedite (soprattutto svizzeri e inglesi), privilegiando la conoscenza di tradizioni e costumi locali, evitare le mete troppo affollate, visitare i piccoli borghi e provare la cucina tipica del territorio (in particolare tedeschi e inglesi). Molti sono coloro che dall’estero hanno già visitato la Valtellina (il 17% degli svizzeri intervistati, per esempio), che dichiarano di conoscerla (mediamente il 40% fra Germania, Usa e UK) e che hanno intenzione di farvi un viaggio (Stati Uniti 81%, Germani 78%, Svizzera 76%, Regno Unito 75%), magari con la scusa delle Olimpiadi del 2026.

 

La bresaola valtellinese per italiani e stranieri

La Bresaola della Valtellina IGP è il prodotto più famoso della provincia di Sondrio anche in base ai risultati di questa indagine statistica. 9 italiani su 10 conoscono il salume valtellinese e addirittura il 9% si dichiara appassionato di bresaola, mentre per l’80% dei connazionali è impossibile non conoscerla. Per quanto riguarda la frequenza di consumo di bresaola (scopri i dati ufficiali di produzione e distribuzione), si nota un trend invariato (nel 77% dei casi il consumo è rimasto identico nell’ultimo anno) o in crescita (il 13% degli intervistati ha mangiato più bresaola), mentre un italiano su 3 dichiara di mangiare bresaola almeno una volta a settimana.

Anche all’estero la notorietà della bresaola è elevata: in media il 44% conosce il salume (in particolare gli svizzeri e i tedeschi) e il 13,5% degli intervistati l’ha già assaggiata (svizzeri 24%, inglesi 12%, americani e tedeschi 9%). Gli stranieri acquistano bresaola prevalentemente al supermercato, la mangiano in locali italiani, a casa di amici o durante le vacanze in Italia, ma in tutti i casi la apprezzano e la ricercano nel corso dei loro viaggi nella nostra penisola.

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