31
Ott
I prosciutti non sono tutti uguali, e non stiamo parlando solo della fondamentale differenza tra prosciutto cotto e prosciutto crudo (di cui abbiamo parlato in questo articolo): anche i prosciutti cotti si possono distinguere fra loro in base ad alcune categorie che sono fissate per legge, come prosciutto cotto alta qualità e prosciutto cotto scelto. Scopriamo cosa cambia tra l’una e l’altra.
Si definisce prosciutto cotto scelto il prodotto di carne suina che rispetta i seguenti requisiti:
La discriminante per distinguere tra prosciutto scelto e prosciutto alta qualità, oltre alla presenza degli additivi alimentari che comunque molti salumifici scelgono di non impiegare, è la cosiddetta UPSD cioè l’umidità sul prodotto sgrassato e deaddittivato. Si tratta di un valore che indica il tasso di umidità del prosciutto cotto: più il prosciutto contiene acqua rispetto alla percentuale di carne magra, minore è la qualità del prodotto.
Diversamente dal prosciutto cotto scelto, la definizione di prosciutto alta qualità impone parametri più stringenti ovvero:
Il prosciutto alta qualità è dunque un prosciutto cotto con minore umidità, a favore invece della percentuale di carne magra del prodotto. La minore presenza di acqua nella carne si evidenzia anche nel suo aspetto: visivamente il cotto alta qualità appare infatti più asciutto, con le fasce muscolari individuabili, e presenta elevate qualità organolettiche e di gusto che ne fanno il salume appetitoso e genuino che tutti conosciamo.
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