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L’Unione Europea continuerà a finanziare la promozione dei prodotti a marchio DOP e IGP come in passato e l’Italia è stata tra i principali artefici della bocciatura dell’ipotesi di taglio delle risorse destinate a tale scopo: è questo in sintesi l’esito di quanto accaduto a Bruxelles nelle scorse settimane, con un risultato che va a tutela del Made in Italy.
La proposta della Commissione UE era quella di modificare i criteri relativi all’uso dei fondi europei per la promozione dei prodotti agricoli e alimentari nell’ambito del Programma di Lavoro Annuale 2023, che ammontano a 186 milioni di euro. In particolare, si chiedeva di adottare requisiti più stringenti per penalizzare determinate categorie di prodotti alimentari come vino e alcolici, carni rosse e prodotti derivati. Alla base, la volontà di proteggere i consumatori rispetto a prodotti considerati rischiosi o nocivi per la salute, come appunto le bevande alcoliche e la carne: per quest’ultima valgono però le considerazioni già fatte quando l’OMS aveva inserito la carne rossa nella lista nera delle sostanze cancerogene: scopri perché si tratta di un allarme infondato e non veritiero.
L’ulteriore problema, oltre alle motivazioni di fondo, era dovuto al fatto che una tale decisone avrebbe penalizzato moltissime eccellenze enogastronomiche italiane (e non solo italiane), tagliando i fondi UE per la filiera agroalimentare made in Italy. Tra i prodotti coinvolti, anche numerosi prodotti DOP e IGP italiani tra cui vini e salumi famosi in tutto il mondo: l’Italia infatti è il Paese europeo con più prodotti a marchio DOP e IGP (43 in totale) e nel solo comparto delle carni lavorate può vantare ben 23 salumi tutelati.
Contro la proposta di programma di promozione orizzontale 2023 dei prodotti agricoli e alimentari proposto dalla Commissione Europea hanno votato oltre all’Italia altri 8 Paesi, tra cui anche le big Francia e Spagna, consentendo così di evitare il taglio dei fondi per promuovere i migliori prodotti made in Italy sui mercati esteri. Grande soddisfazione è stata espressa dall’Istituto Salumi Italiani Tutelati (ISIT), che raccoglie i diversi Consorzi di Tutela dei Salumi DOP e IGP, che ha sottolineato come l’accesso ai finanziamenti UE non può essere vincolato a documenti e progetti comunitari molto restrittivi, come il piano Farm to Fork e quello Beating Cancer (Beca), che penalizzano in modo arbitrario autentiche eccellenze della tradizione alimentare italiana.
Pericolo dunque scongiurato per i più importanti salumi a marchio DOP e IGP italiani, tra cui spiccano: