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L’Unione Europea ha dato ufficialmente il via libera nei giorni scorsi all’etichetta Made in Italy obbligatoria per i salumi, che rappresenta una garanzia a tutela dei consumatori e dell’intero comparto alimentare delle carni italiano poiché permetterà finalmente di operare un distinguo tra alimenti realmente prodotti in Italia e ciò che italiano non è.
A dare notizia di del decreto UE è Coldiretti, che prende atto della scadenza dei 90 giorni nei quali la Commissione deputata avrebbe potuto opporsi alle linee proposte dai ministeri delle Politiche agricole, dello Sviluppo economico e della Salute in materia di indicazione obbligatoria di provenienza per le carni suine trasformate.
Con l’entrata in vigore del nuovo provvedimento, i produttori saranno obbligati ad indicare chiaramente in etichetta l’origine delle carni di maiale nei prodotti trasformati: mortadella, salami, prosciutto crudo, prosciutto cotto e culatello.
Le nuove informazioni da riportare in etichetta per salumi e insaccati suini in modo leggibile saranno:
Sulla base di queste indicazioni il consumatore sarà così in grado di riconoscere quali salumi sono davvero 100% italiani: la dicitura Made in Italy è infatti riconosciuta soltanto ad alimenti di carne trasformata prodotti in territorio italiano a partire da materie prime nazionali. A differenza di quanto accade oggi, quando molti prodotti che sfoggiano l’italianità in realtà sono realizzati con carni di provenienza straniera (è il caso di 3 prosciutti su 4, sempre secondo Coldiretti).
L’obiettivo del decreto UE sulle etichette obbligatorie per i salumi suini non è quello di screditare i prodotti realizzati con materia prima estera (se viene garantito il rispetto delle norme e condizioni igienico-sanitarie), ma di incrementare la consapevolezza dei consumatori nella scelta degli alimenti a base di carne di maiale, evitando di spacciare per eccellenze made in Italy qualcosa che non lo è a pieno titolo. I salumi 100% italiani sono quelli di carne trasformata in Italia e proveniente da suini nati, allevati, macellati in Italia.
Quella della trasparenza alimentare in etichetta è una battaglia che vede l’Italia in prima linea in Europa a tutela delle proprie eccellenze enogastronomiche (ne avevamo parlato già in passato sul nostro blog: leggi l’articolo). Oggi gli alimenti con obbligo di indicazione in etichetta della provenienza delle materie prime sono:
Come si può notare, mancano in questa lista ancora molte categorie di alimenti che trovano nell’indicazione Made in Italy un punto di forza: marmellate e conserve, frutta essiccata, succhi di frutta, fagioli, eccetera. La battaglia per la qualità, insomma, è soltanto all’inizio.