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Le origini della bresaola sono strettamente legate alla Valtellina, il suo territorio di nascita e di elezione. È qui, in provincia di Sondrio, che la bresaola ha trovato nel corso della sua storia millenaria un terreno fecondo per la sua produzione, un clima di montagna adatto per la sua stagionatura, con la protezione offerta dai rilievi alpini e l’aria proveniente dalle quote più alte. Un contributo indispensabile, quello della natura, che è diventato un vero e proprio ingrediente della bresaola al pari delle materie prime suine selezionate e delle spezie e aromi naturali utilizzati (scopri gli altri ingredienti del salume valtellinese).
Anche nel 2022 il Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina IGP ha lanciato la campagna Destinazione Bresaola, che punta a far scoprire le bellezze della Valtellina attraverso il suo salume più tipico e famoso, e viceversa: due autentiche eccellenze montane che rappresentano un patrimonio tangibile e inestimabile della regione alpina italiana.
L’edizione 2022 di Destinazione Bresaola si ricollega alla tradizione gastronomica valtellinese, in modo particolare all’abitudine di mangiare in montagna “on the go”, rivisitandola in chiave contemporanea grazie alla collaborazione di alcuni giovani chef della provincia di Sondrio. Gli spuntini con la bresaola della Valtellina sono da sempre un tipico pasto alpino: in passato come alimento energetico da consumare fuori casa, oggi come merenda per i bambini o come snack proteico per gli sportivi. Le 3 proposte gourmet con la bresaola degli chef valorizzano le abitudini gastronomiche locali attraverso altrettante ricette con la bresaola.
Lo strisciatt proposto dallo chef Mattia Giacomelli di Chiavenna riprende e unisce due piatti tipici della Valtellina e probabilmente – insieme ai pizzoccheri – i più famosi: la Bresaola della Valtellina IGP e gli sciatt, vale a dire le frittelline rotonde di formaggio e grano saraceno. Nella versione contemporanea, la bresaola diventa il ripieno, insieme al formaggio Casera valtellinese e alla mela di Valtellina, di una crespella di grano saraceno arrotolata e fritta in tempura. Il risultato è un mix di sapori, tra la sapidità della bresaola e l’acidità della mela, avvolto in un guscio croccante e gustoso.
Lo chef Ivan Sutti di Cosio Valtellino propone invece una versione gourmet della pizza con la bresaola, uno dei tanti impieghi in cucina che testimonia la straordinaria versatilità del salume valtellinese. Le fette di bresaola IGP si uniscono alla ricotta d’alpeggio mantecata, al formaggio Casera e ai funghi trifolati – sapori di montagna come si trovano abitualmente in provincia di Sondrio – a coronare di gusto un impasto morbido e delicato: una pizza di montagna raffinata e tipicamente valtellinese.
La terza e ultima proposta innovativa con la bresaola è ad opera dello chef Tommaso Bonseri Capitani di Santa Caterina Valfurva e onora la memoria della tartare Stelvio. Si tratta di una craquelin agrodolce farcita con una mousse delicata a base di bresaola della Valtellina IGP e nocciole, con l’aggiunta di verdure in carpione a dare un sentore acidulo. Una piacevole croccantezza si sposa alla perfezione con la morbidezza dell’impasto, per un trionfo di sensazioni in bocca.