19
Dic
Oltre alla fondamentale distinzione tra prosciutto crudo e prosciutto cotto (scopri le differenze tra le due tipologie), possiamo facilmente individuare moltissimi diversi tipi di prosciutto in base a vari criteri. Nella maggior parte dei casi i prosciutti si differenziano per il territorio di origine o le materie prime: scopriamo quali sono i prosciutti più famosi, oltre a quelli che realizziamo nel nostro salumificio (come il Prosciutto di Parma DOP).
Con Prosciutto toscano si intende in questo caso non i numerosi esempi di prosciutti artigianali prodotti in Toscana, bensì il prosciutto crudo DOP con territorio di produzione compreso nei confini della regione toscana. Le caratteristiche del Prosciutto toscano sono la delicatezza del gusto, il colore acceso delle fette, il tipico taglio a V del prosciutto e la pepatura: la superficie del prosciutto viene infatti ricoperta con il pepe, un’antica usanza di conservazione che si è conservata fino ad oggi anche dopo moltissimi secoli. La storia del prosciutto toscano è infatti antichissima, risale addirittura agli Etruschi e arriva fino all’epoca dei Medici, quando nacquero le prime forme di regolamentazione per la produzione dei prosciutti. Questo salume viene spesso accompagnato con un altro prodotto tipico toscano: il pane sciapo.
Il prosciutto di Praga è un prosciutto cotto di origine boema, in Repubblica Ceca, la cui diffusione in commercio risale alla metà dell’Ottocento quando questi territori erano sotto la dominazione austro-ungarica, ma sicuramente è un prodotto artigianale conosciuto e apprezzato anche in secoli più antichi. Il cotto di Praga è un prosciutto affumicato al faggio, solitamente venduto senza osso mentre la versione con osso è la più pregiata, e oggi rappresenta un tipico street food ceco ma anche dei Paesi confinanti – compresa la zona triestina che risente dell’influenza austro-ungarica anche dal punto di vista gastronomico: tagliato con il coltello in maniera grossolana e servito con le patate lesse, in patria è chiamato Pražská šunka.
Il prosciutto iberico è il prosciutto crudo prodotto a partire da carni suine di maiali di razza iberica, allevati principalmente in Spagna. Fino a pochi anni fa questo termine era sinonimo di pata negra, una dicitura che invece in base alle nuove disposizioni normative può essere usato solo per i prosciutti provenienti da suini di razza 100% iberica, cioè animali con entrambi i genitori 100% puro iberico.
Il jamon serrano è un altro famoso prosciutto spagnolo, un crudo di montagna che è prodotto in varie zone della penisola iberica. La principale differenza tra prosciutto iberico e jamon serrano è nella razza suina da cui proviene la materia prima: per produrre il jamon serrano si utilizzano maiali di razza bianca.
Il prosciutto di Norcia è un prosciutto crudo originario dell’Umbria e in particolare della zona intorno a Norcia, dove avviene l’intera lavorazione dei prodotti riconosciuti con il marchio IGP (proprio come avviene per la Bresaola prodotta in Valtellina). È un prosciutto crudo con caratteristica forma a pera, di peso superiore a 8,5 kg, ottenuto a partire da cosce di suini pesanti selezionati mediante una serie di fasi che prevedono salatura con sale marino, asciugatura, sugnatura e un processo di stagionatura di minimo 12 mesi. Un prosciutto sapido ma non salato, morbido e lievemente speziato, la cui tradizione artigianale si tramanda da generazioni ed è strettamente legata al territorio di origine, in un perfetto connubio con le particolari condizioni climatiche delle colline umbre a quote superiori a 500 metri di altitudine.